Mirandola non dà soldi per il ciclismo femminile, replica il Comune: “Noi estromessi dal giro maschile”
La polemica dell’estate della Bassa corre sulle due ruote del ciclismo. Sì perchè dopo che è stata tirata fuori la notizia che all’ultimo momento, dopo aver decantato su tutti i social possibili il valore del ciclismo, il Comune di Mirandola non ha tirato fuori i 3 mila euro necessari per finanziare il passaggio del giro d’Italia femminile della Bassa, ora si scopre che Mirandola è stata “volutamente” (sic) tenuta fuori dal passaggio del giro d’Italia maschile. Lo fa sapere il sindaco Alberto Greco, in rotta con la Mirandolexit con il resto dei Comuni della Bassa che hanno dovuto pagare la quota mirandolese al posto suo. “Mirandola ha avuto la sua quota di visibilità e il conto lo abbiamo pagato noi, pazienza. Non giudico il fatto, ognuno farà le proprie valutazioni”, aveva commentato il sindaco di Medolla, e presidente dell’Unione, Alberto Calciolari.
Ma la richiesta del denaro è arrivata all’ultimo momento, fa sapere Greco:
“Il Comune di Mirandola ha fornito – nonostante il grave ritardo nella comunicazione della modifica del tracciato che avrebbe portato il passaggio della tappa del Giro d’Italia femminile sul territorio comunale – il massimo della collaborazione mettendo a disposizione un impeccabile servizio d’ordine, diretto degli agenti della Polizia Locale cittadina.
Un’opera particolarmente apprezzata dagli organizzatori, alla quale hanno preso parte, infoltendo le fila del servizio di sicurezza, i volontari delle seguenti associazioni cittadine: Assistenti Civici di Mirandola, Moto Speedy Club di Mirandola, Società Ciclistica Mirandolese, Croce Blu di Mirandola, Guardie Ecologiche Volontarie
Al contempo urge puntualizzare come Mirandola non sia stata minimamente coinvolta nelle fasi organizzative e programmatiche della manifestazione vedendosi poi richiedere, a soli tre giorni dal passaggio della tappa, un contributo di 3,000€ quale generico “contributo spese organizzative”.
Una modalità ben poco istituzionale che, in qualità di sindaco, non ho apprezzato e, nella fattispecie, ho rispedito al mittente senza tuttavia far mancare l’apporto pratico per la buona riuscita di un evento sportivo prestigioso e partecipato, per il quale saremo stati lieti di collaborare, coinvolti con tempistiche più consone.
Poi la stilettata del leghista:
Senza contare che in occasione del Giro d’Italia maschile, che ricorreva anche nel decennale del terremoto, il territorio comunale di Mirandola è stato volutamente estromesso, nonostante gli operatori della Polizia Locale Mirandolese, non abbiano esitato a portare aiuto e supporto agli altri comuni come Cavezzo”.
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