Ospedale Mirandola, Lugli (FdI): “Appalto di ostetricia non fa intravedere nulla di buono per il futuro”
MIRANDOLA – Attraverso una nota stampa, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Mirandola, Marian Lugli, interviene sulla questione ospedale di Mirandola:
“Alcune settimane fa, noi di Fratelli d’Italia eravamo convintamente davanti all’ospedale di Mirandola, insieme ai cittadini e agli esponenti de La Nostra
Mirandola, per lanciare un messaggio alla sanità pubblica a difesa del nostro ospedale. Una sanità pubblica che a livello regionale, provinciale e nella
maggior parte dei casi nell’Area Nord, è purtroppo in mano alle scelte di amministratori PD che pubblicamente affermano di essere dalla parte dell’ospedale e, invece, sono gli autori e i difensori di un piano provinciale strutturato per ridurre se non cancellare i servizi e presidi ospedalieri della provincia come quello di Mirandola.Poco più di dieci anni fa eravamo a discutere sulle conseguenze della chiusura dell’ospedale di Finale Emilia, chiuso dalla Regione con l’avvallo degli amministratori PD. Non vorremmo che il destino di Mirandola fosse lo stesso nei confronti del super-ospedale che Regione e Ausl hanno deciso di realizzare a Carpi. Mirandola, con un bacino di utenza di quasi 90.000 persone non può permetterlo. Purtroppo ciò che sta succedendo ad ostetricia e
succederà nei prossimi 5 mesi, e potenzialmente anche per i successivi cinque, non ci fa intravedere nulla di buono.Appaltare il personale di ostetricia è un altro segnale di svilimento dell’ospedale e dello stesso personale. Un personale interno che andrebbe ringraziato ogni giorno per ciò che fa al servizio della nostra comunità e che si troverà ad operare con personale esterno, che non conosce la realtà mirandolese, ed un reparto così particolare come quello di ostetricia, con indennità maggiori del personale interno e che al termine del periodo previsto abbandonerà la nave. Un’operazione ancora più sbagliata tanto che il ricorso a personale esterno comporterà un aggravio di spesa per la sanità pubblica.
Una follia che gli amministratori PD hanno invece salutato con favore, ubbidendo come sempre agli ordini del partitone provinciale e regionale anziché pensare al bene della nostra comunità”.
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