Niente contributi centri estivi a più di 350 famiglie tra San Felice, Concordia, Medolla, Camposanto, San Prospero
Zero. E' l'ammontare dei contributi che più di 350 famiglie della Bassa Modenese tra San Felice, Concordia, Medolla, Camposanto, San Prospero si sono ritrovati ad avere per le spese fatte per i centri estivi di quest'anno. La scuola chiude tra inizio e fine giugno e per le famiglie che lavorano si apre il problema della gestione dei bambini. Per questo è possibile iscriverli ai centri estivi, dove in orario scolastico, spesso proprio nella loro stessa scuola, i piccoli possono passare l'estate facendo attività ludiche e didattiche.
Prima del Covid i centro estivi avevano prezzi sostenibili, ma le nuove norme che hanno previsto spazi più larghi e più personale per dividere i bambini in gruppi più piccoli hanno fatto lievitare i prezzi. Poi il Covid è passato, ma i prezzi non si sono abbassati. Una settimana di centro estivo costa, qui nella Bassa Modenese, da un minimo di 70 fino a 140 euro. Per una famiglia che ha solo due settimane di ferie, pagare tutte quelle settimane per uno o più figli diventa una mazzata da oltre mille euro.
Per questo sono importanti i rimborsi dell'ente pubblico. Che arrivano tardi (le famiglie pagano i centri estivi sull'unghia, già a giugno), a Natale, ma di solito arrivano. La Regione mette a disposizione dei fondi per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Che finora - gestiti dall'Unione Comuni Area Nord (Ucman)- sono bastati. Quest'anno invece una brutta sorpresa: i 120 mila euro sul piatto per la nostra area l'Ucman li hadati ad appena 331 famiglie. Avevano fatto domanda 683 coppie, quindi 352 sono rimaste con un palmo di naso. Sono tutte famiglie con reddito basso, condizione necessaria per fare richiesta. I criteri ce li hanno tutti, insomma, sono proprio i soldi che non bastano. I Comuni non hanno contribuito, e lo Stato non ha messo risorse speciali a sostegno della famiglia, che in questo paese si sostiene solo con le parole.
Tanta la rabbia delle mamme: "Sono idonea ma non beneficiaria causa esaurimento fondi è una vergogna sono furiosa", scrive Silvia in una chat. "È’ scandaloso! L’anno scorso il Comune ha sopperito alla mancanza, ma quest’anno tutto tace", aggiunge Elena. "Mi sa di presa in giro, per quest'anno non ci metto neanche il pensiero", considera Monica. "La cosa che infastidisce di più è la poca chiarezza... ogni anno è diverso dall'altro e sapere se potrai o meno contare su qualche aiuto diventa sempre una sorpresa" osserva Francesca.
Ma quali sono i criteri per dare a una famiglia il contributo e a un'altra no? Cosa è successo quest'anno che i soldi non sono bastati per tutti e ci sono così tanti esclusi? Si sono impoverite le famiglie? I sono meno fondi? Entrambe le cose? Abbiamo posto le domande in Unione Area Nord e attendiamo risposta.
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