La tragedia di Soliera, un morto e due in fin di vita: tensioni covate da tempo?
La tragedia di Soliera è al culmine all’ora di pranzo, poco dopo mezzogiorno, martedì. Mentre apparecchiano, i vicini sentono urla strazianti. Sono quella di una donna, Norina, 66 anni: suo marito ha aggredito l’anziano suocero, 85enne, a martellate e ora sta colpendo anche lei. Un colpo, due colpi, tre: padre e figlia sono riversi a terra, in gravissimi condizioni.
L’aggressore è il marito e compagno di una vita: Paolo Soncin, l’uomo con cu Norina ha condiviso tutto, e con cui ora si prendeva cura dei nipotini. I piccoli in quel momento per fortuna non erano in casa, lì nell’appartamento al secondo piano di una casa d’angolo di via Marconi.
Dopo l’aggressione Paolo è andato via: ha sceso le scale ed è arrivato in cortile. E’ entrato nella rimessa dove custodiva la sua barca e lì si è impiccato.
Nel frattempo i vicini avevano chiamato aiuto. I soccorsi sono stati rapidi. E’ questo probabilmente ad avere dato una speranza di vita a Norina e a suo padre. Sono stati raccolti in gravissime condizioni e ora sono entrambi ricoverati in Terapia Intensiva a Baggiovara.
Cosa ha armato la mano di Paolo Soncin? Da qualche mese l’anziano suocero, rimasto vedovo, era andato a vivere in via Marconi a casa della figlia. Anche Paolo e Norina passavano molto tempo in casa. Lui, stimato lavoratore e padre di famiglia, era stato impiegato come operaio in una ditta meccanica di San Cesario, e adesso era in pensione, lei si occupava di fare le pulizie alla Polisportiva ma adesso aveva smesso. La stretta convivenza, come sempre accade, crea qualche tensione, ma sembrava si fosse nella normalità, in una famiglia descritta come tranquilla e molto riservata. Invece qualcosa di letale stava covando.
Saranno i Carabinieri, intervenuti sul posto con la Scientifica, a dare le risposte.
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