Open day al Centro del sonno di Mirandola con le consulenze sulle apnee ostruttive notturne
MIRANDOLA – Venerdì 17 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Sonno, il Centro per i disturbi del sonno e della sindrome delle apnee ostruttive notturne (OSAS) dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola apre le proprie porte ai cittadini per visite preliminari e consulenze. I professionisti dell’hub, punto di riferimento nella rete della sanità pubblica provinciale, saranno a disposizione dalle 8 alle 11, presso l’ambulatorio OSAS al piano interrato, ingresso 1.
L’iniziativa mira a sensibilizzare sulle problematiche legate ai disturbi del sonno e alle apnee ostruttive notturne, la forma più grave di questi disturbi: il Centro mirandolese, di cui è responsabile la pneumologa Rosita Melara, è attivo dal 2012 e afferisce alla Struttura complessa di Pneumologia diretta dal dottor Alessandro Andreani.
Ogni anno sono circa 400 le polisonnografie eseguite a domicilio, a seguito di una visita preliminare che include valutazioni circa sonnolenza e quadro sintomatologico complessivo. Oltre il 60% (260) dei pazienti valutati presenta una condizione da moderata a grave e necessita di ventilazione meccanica tramite dispositivo CPAP.
L’OSAS è una malattia caratterizzata da episodi ripetuti di ostruzione delle vie aeree associati a riduzioni di saturazione di ossigeno nelle arterie; è estremamente frequente nella popolazione mondiale con rilevanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche e in Italia si stima che colpisca il 54% della popolazione tra 15 e 74 anni.
Azioni corrette per agevolare il sonno
La terapia dei disturbi del riposo può essere gestita da un medico specializzato o da un terapista, e
prevede l’adozione di un regime di riposo più sano e la modifica dei comportamenti che
influenzano la qualità del sonno, come mantenere l’ambiente fresco e scuro, utilizzare un materasso
e un cuscino confortevoli, evitare rumori eccessivi e dispositivi elettronici prima di coricarsi.
Inoltre, abitudini come andare a letto e alzarsi allo stesso orario ogni giorno, limitare l’assunzione di
alcol e caffeina prima di coricarsi, evitare pasti pesanti e fare esercizio fisico regolarmente ma non
intenso prima di dormire possono migliorare la qualità del riposo.
L’importanza della terapia comportamentale è particolarmente rilevante per le persone che
soffrono di disturbi cronici o gravi – ad esempio l’apnea notturna – che possono causare problemi di
salute come ipertensione, obesità e diabete.
La medicina del sonno in Emilia-Romagna: strutture, formazione e servizi offerti
In Emilia-Romagna la diagnosi e la cura dei disturbi del sonno sono garantite da una vasta gamma
di strutture mediche specializzate e personale altamente qualificato, nonché dalla continua ricerca
di nuovi approcci terapeutici. I centri di medicina del sonno sono composti da team
multidisciplinari che offrono servizi diagnostici e terapeutici avanzati come la polisonnografia, il
monitoraggio del sonno a domicilio, la terapia con CPAP (Pressione Positiva Continua delle vie
aeree per il trattamento delle apnee notturne) e la terapia comportamentale. Gli ospedali della
regione offrono anche interventi chirurgici specifici.
In alcune province come Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna
sono presenti ambulatori specialistici dedicati ai disturbi del sonno.
A Piacenza gli specialisti in pneumologia gestiscono un ambulatorio dedicato ai disturbi respiratori
sonno-correlati dove i pazienti vengono sottoposti a visita specialistica e, laddove necessario,
effettuano una poligrafia per la diagnosi delle eventuali apnee notturne.
Il Centro di Medicina del sonno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si occupa della
diagnosi e terapia dei disturbi del sonno nella popolazione adulta; è inoltre specializzato nello studio
dei microrisvegli e del loro impatto sulla qualità del sonno. Sono 15mila i pazienti visitati in oltre
vent’anni di attività e oltre 11mila le polisonnografie eseguite. Intenso il lavoro di ricerca, l’ultima
delle quali riguarda lo studio della dieta mediterranea rispetto alla qualità del sonno. Il Centro di
Parma è multidisciplinare, in grado di gestire tutte le 89 patologie del sonno, tra cui quelle a
maggiore impatto sulla popolazione come: sindrome delle apnee ostruttive nel sonno; insonnie;
sindrome delle gambe senza riposo; disturbi del ritmo sonno-veglia; parasonnie; epilessie notturne;
narcolessia; eccessiva sonnolenza diurna.
Giovedì 16 marzo alle ore 9.30 nell’Aula Magna dell’Università si terrà il convegno, organizzato da
Università e Azienda ospedaliero-Universitaria di Parma, dal titolo “Malattia di Parkinson:
nell’odore e nel sonno i primi indizi”; venerdì 17 marzo l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di
Parma partecipa alla “Maratona” promossa in ogni parte del mondo dalla World Sleep Society e, in
Italia, dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno (AIMS).
A Reggio Emilia, all’ospedale Santa Maria Nuova e all’ospedale di Correggio, i pazienti con sospetta
sindrome delle apnee ostruttive notturne (OSAS) sono valutati dallo specialista pneumologo cheapprofondisce con esami strumentali come la polisonnografia. Se la diagnosi è confermata, prende
il via un percorso che integra le competenze di neurologi, otorinolaringoiatri, cardiologi, chirurghi
bariatrici, endocrinologi e nutrizionisti per definire la terapia migliore. Nei casi più gravi si ricorre
all’utilizzo di Cpap (Continuous Positive Airway Pressure), con prove anche a domicilio o in regime
di ricovero.
A Mirandola (MO), il centro disturbi del sonno e della sindrome delle apnee ostruttive notturne
(OSAS) dell’Ospedale Santa Maria Bianca offre servizi come visite, poligrafie e attività di educazione
alla ventilazione con CPAP. Venerdì 17 marzo, in occasione della Giornata mondiale del sonno, il
Centro apre le proprie porte ai cittadini per visite preliminari e consulenze. I professionisti dell’hub,
punto di riferimento provinciale, saranno a disposizione dalle 8 alle 11 presso l’ambulatorio OSAS al
piano interrato, ingresso 1.
Altra eccellenza del territorio emiliano-romagnolo è il Centro per lo studio sul sonno dell’IRCCS
Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, primo in Europa e tra i primi al mondo ad essersi
occupato di disturbi del sonno, che segue migliaia di pazienti ogni anno. È stato fondato nel 1969 da
Elio Lugaresi, riconosciuto a livello internazionale come uno dei padri fondatori della Medicina del
sonno. Presso il centro sonno, negli anni ’80, è stata scoperta l’ultima nuova malattia neurologica:
l’insonnia fatale famigliare. Il centro odierno è la naturale evoluzione del centro sonno della Clinica
Neurologica dell’Università di Bologna che dal 2011 ha posto le radici dell’attuale IRCCS. Composto
da un’equipe di 10 ricercatori e 15 tecnici quotidianamente impegnati sulle nuove frontiere della
ricerca traslazionale, oggi il Centro è riferimento internazionale in particolare per la Narcolessia e
per i disturbi motori e segue pazienti con disturbi di mancanza di sonno e con eccessiva sonnolenza
diurna. Presso questa struttura, ai pazienti viene effettuata una polisonnografia, un esame del
sonno che utilizza la videoregistrazione in diretta e il monitoraggio sincronizzato
dell’encefalogramma. Questa tecnica diagnostica consente di rilevare con precisione eventuali
posizioni anomale del corpo, movimenti ripetitivi, contrazioni muscolari e crisi epilettiche, fornendo
indicazioni importanti sulle possibili terapie che possono variare a seconda del disturbo osservato.
La sincronizzazione delle due registrazioni permette una definizione precisa del disturbo. Consente,
infatti, di rilevare eventuali posizioni anomale del corpo, movimenti ripetitivi, contrazioni muscolari,
crisi epilettiche. Durante l’accertamento diagnostico, un tecnico specializzato sorveglia
costantemente il sonno del paziente, pronto ad intervenire nel caso in cui la persona metta in atto
comportamenti potenzialmente pericolosi. In oltre 50 anni di attività sono stati seguiti oltre 40mila
cittadini sui quali sono stati eseguiti più di 20mila esami diagnostici polisonnografici.
Presso l’UO di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara esiste un ambulatorio dedicato ai disturbi del sonno, attivo da oltre 20 anni. Si tratta di un servizio specialistico di secondo livello accessibile alla prenotazione su indicazione specialistica neurologica, pneumologica, otorino o internistica. Inoltre, presso l’Unità Operativa di Pneumologia dell’ospedale Sant’Anna è attivo l’Ambulatorio dei Disturbi respiratori nel sonno e dell’Insufficienza respiratoria. Questo servizio è rivolto sia ai pazienti affetti da apnee ostruttive nel sonno (OSAS), sia a quelli con altre patologie (respiratorie e neuromuscolari che si complicano con l’insufficienza respiratoria), e devono essere trattate con ossigeno e/o con ventilazione domiciliare. Presso l’ambulatorio vengono svolte diverse attività, tra cui il monitoraggio cardiorespiratorio (polisonnografia), la scelta della modalità di ventilazione per correggere le apnee e dell’interfaccia, cioè del tipo di maschera (nasale o oronasale)
più adatta per ogni paziente, e il follow up. L’ambulatorio provvede anche ad interfacciarsi con l’ufficio protesico dell’Azienda Usl di Ferrara per le procedure amministrative relative alla fornitura dei presidi. Inoltre, è stato recentemente istituito un Percorso Diagnostico Terapeutico Interaziendale per coordinare le attività degli operatori sanitari coinvolti (fra cui pneumologo, otorinolaringoiatra, neurologo, dietologo), favorire una più rapida identificazione dei pazienti ed una corretta impostazione terapeutica.
Nel territorio forlivese la Scuola di Specializzazione in Medicina del sonno dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Azienda Usl Romagna, organizza un master in terapia del sonno per medici specializzandi in pneumologia, neurologia, psichiatria, medicina interna e pediatria.
Quella avviata nel mese di marzo 2023 è la dodicesima edizione.
Un ambulatorio che prevede l’inquadramento anamnestico e l’esecuzione della fibroscopia delle vie aeree è presente anche presso l’Unità Operativa Otorino-Laringoiatra di Lugo-Ravenna. Inoltre, è attiva una collaborazione con l’Unità Operativa di Pediatria per l’inquadramento diagnostico dei pazienti apnoici in età pediatrica. Dal punto di vista chirurgico, nell’Unità Operativa Otorino- laringoiatra dell’ospedale di Lugo-Ravenna si eseguono interventi specifici per le apnee, tra cui la faringoplastica con “tecnica barbed”. I pazienti apnoici che necessitano di una riduzione della base linguale vengono sottoposti a chirurgia robotica presso la UOC di Otorinolaringoiatria di Forlì.

Rosita Melara
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