In arrivo il picco dell’influenza: fino a 170 accessi al giorno a Baggiovara nel periodo natalizio
MODENA - Per commentare la situazione relativa all'emergenza influenza, causata dai numerosi accessi ai Pronto soccorso e ricoveri negli ospedali di Modena e Baggiovara registrati nel periodo delle festività natalizie, intervengono in conferenza stampa Ottavio Nicastro, direttore sanitario dell'AOU di Modena, Geminiano Bandiera, direttore del Dipartimento Interaziendale Emergenza – urgenza, Lucio Brugioni, direttore del Dipartimento di Medicina di Area Critica e Antonello Pietrangelo, direttore del Dipartimento Medicina Interna, Generale Post-Acuzie. Di seguito, le loro parole:
Ottavio Nicastro, direttore sanitario AOU di Modena: "E' una prassi ormai per l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena prepararsi per la gestione del picco influenzale, che aspettiamo ogni anno. Quello che vorremmo evidenziare è che quest'anno ci troviamo di fronte ad una manifestazione straordinaria. Soprattutto nelle giornate delle festività abbiamo registrato importanti aumenti degli accessi ai Pronto soccorso, sia di Modena che di Baggiovara. A questo ha corrisposto anche un aumento dei codici di maggiore gravità, come anche il trasporto in ambulanza di pazienti che lo necessitavano. L'impatto è stato alto sia dal punto di vista numerico, sia dal punto di vista della gravità dei casi. Di conseguenza è aumentata la necessità di ricoverare pazienti. Abbiamo risorse importanti, ma non infinite: c'è stato un impegno straordinario da parte di tutti, nonostante momenti di oggettiva difficoltà. La risposta è stata adeguata. In situazioni straordinarie sono necessarie risposte straordinarie. Vogliamo però anche lanciare alla cittadinanza un messaggio inerente ad un uso responsabile delle nostre strutture, primariamente destinate a quadri clinici rilevanti".
Geminiano Bandiera, direttore del Dipartimento Interaziendale Emergenza – urgenza: "Rispetto alla media degli accessi al Pronto soccorso del 2023, che si sono attestati intorno alle 122 unità per il Policlinico e 125 per Baggiovara, come media giornaliera, nel periodo festivo abbiamo registrato un incremento medio degli accessi al Pronto soccorso, con picchi di accesso che hanno toccato anche i 163 accessi in un giorno al Policlinico e hanno superato i 160-170 accessi a Baggiovara. Questi picchi di accesso in alcune giornate particolari si sono caratterizzati anche per un incremento dei codici rossi e corrispondentemente anche un aumento dei pazienti condotti in ospedale in ambulanza. In questi ultimi casi normalmente c'è maggiore necessità di ricovero".
Antonello Pietrangelo, direttore Dipartimento Medicina Interna, Generale Post-Acuzie: "Di base, i nostri reparti raccolgono la maggior parte di ricoveri non chirurgici provenienti dal Pronto soccorso. Siamo i primi ad impattare questo afflusso anomalo e straordinario che si è verificato. La popolazione di pazienti è molto simile a quella che purtroppo in questo periodo è vittima delle complicanze delle influenze e delle polmoniti batteriche. E' cambiato che anche pazienti più giovani dei pazienti usualmente più sensibili e più fragili hanno avuto problematiche. Nel mio Dipartimento, dove ci sono circa 270 letti, questi sono costantemente occupati da un flusso continuo e straordinario di pazienti".
Lucio Brugioni, direttore Dipartimento Medicina di Area Critica: "Il nostro Dipartimento ha subito l'impatto di questa condizione epidemiologica straordinaria anche perchè la campagna di vaccinazioni antinfluenzali non è stata efficace come forse ci aspettavamo, nonostante si sapesse che quest'anno l'influenza sarebbe stata particolarmente pesante, guardando quanto successo dall'altra parte del globo. Se la campagna vaccinale antiinfluenzale fosse stata più efficace, probabilmente tanti quadri clinici che abbiamo visto sarebbero stati diversi. Tanti pazienti, anche giovani, sono giunti nei nostri reparti dalla Rianimazione, aggiungendosi a quelli in arrivo dai Pronto soccorso. Ci sono anche impatti dell'influenza sulle altre malattie: per esempio, se una persona è diabetica, con l'influenza si scompensa. Quello che mi sento di dire è che la vaccinazione antinfluenzale sarebbe un presidio importante per tutti, non solo per i pazienti fragili. L'altra cosa che volevo sottolineare è che i medici e gli infermieri che hanno fatto fronte a questa situazione epidemica straordinaria sono gli stessi che hanno fatto fronte anche all'emergenza Covid, nonostante episodi di violenza inaccettabili".
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