Il direttore di Aimag che arriva da Hera, il Pd della Bassa: “Il partito di Modena ci ignora”
Scrive dal Pd di Mirandola la segretaria Anna Greco:
La pessima gestione della vicenda Aimag è il contrario dell’idea che la politica sia innanzitutto la capacità di risolvere i problemi e non di alimentarli.
La destra mirandolese sta alimentando un clima di rissa, ricorrendo alle falsificazioni della propaganda e allo scaricabarile, per nascondere la sua incapacità di difendere gli interessi del territorio nei fatti e non a parole. Basti pensare all’improvvido voto di Golinelli a favore della nomina del direttore di AIMAG da parte di Hera rimediato solo dopo la forte denuncia del PD di Mirandola.
In questi anni, su tutti i temi per i quali la maggioranza dei cittadini mirandolesi li avevano votati, Ospedale, AIMAG, viabilità, edifici pubblici, o non hanno toccato palla o lo hanno fatto solo marginalmente, isolando e indebolendo Mirandola, pur essendo al governo della città.
La credibilità e la serietà politica passano anche dalla dimostrazione della capacità di cercare soluzioni nell’affrontare le difficoltà e le problematiche che quotidianamente si presentano. Per trovare soluzioni occorre però avere anche un progetto e, soprattutto, non si può pensare che basti buttare le colpe addosso agli altri.
Per quanto riguarda la nostra parte politica, la nomina del direttore di AIMAG, alle spalle di tutti, conferma l’urgenza di ripristinare un confronto aperto e trasparente, per ricercare soluzioni condivise da tutti i territori, senza atti di forza e strappi, compito che avrebbe dovuto e dovrebbe tuttora coinvolgere appieno anche la Federazione Provinciale del PD di Modena, che conosce bene e da tempo la contrarietà di un intero territorio, quello della Bassa Modenese, circa il destino di Aimag al di fuori di una prospettiva di autonomia e di cpontrollo a maggioranza pubblica.
E i candidati sindaci del Pd nei sette comuni che vanno al voto aggiungono:
Come 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨𝐬𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚 nei comuni della bassa modenese prendiamo atto della nomina del nuovo direttore generale di 𝐀𝐢𝐦𝐚𝐠 proveniente dalla compagine di Hera, che riteniamo 𝐢𝐧𝐨𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐚 per la modalità con cui è avvenuta.
Pensiamo che dopo le elezioni amministrative di giugno 𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐛𝐛𝐚 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐀𝐢𝐦𝐚𝐠.L'obiettivo primario che tutti i comuni soci dovrebbero perseguire è quello di archiviare le polemiche e le accuse reciproche, lavorando per sancire un 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐩𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐚𝐭𝐨 che metta al centro 𝐭𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐯𝐞: il rafforzamento del controllo pubblico di Aimag, la sua autonomia, il rapporto industriale che deve intercorrere con il socio privato Hera.
Solo in questo modo è possibile mettere in condizione il CDA di lavorare per perseguire obiettivi chiari e messi nero su bianco da un nuovo patto di sindacato tra i comuni soci della 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐦𝐮𝐥𝐭𝐢𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐭𝐲, 𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐝 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚, per ottenere risultati dal punto di vista ambientale e di tutti i temi riguardanti la transizione energetica.
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