Disturbi alimentari, a Finale Emilia pienone per discutere del tema con gli studenti
Fiocchetti lilla per parlare di disturbi alimentari, a Finale Emilia pienone per discutere del tema con gli studenti. Sabato mattina il cinema Corso ha ospitato "Il corpo che abiti", incontro con gli studenti del liceo "Morandi" aperto anche alla cittadinanza per parlare del delicato tema. Nel corso della mattinata, durante la quale è stata prevista anche la sfilata dei pazienti psichiatrici della comunità 'Il Ponte', esperti e specialisti hanno raccontato cosa succede nella nostra mente quando ci guardiamo allo specchio, quando andiamo a provarci un vestito in un negozio quando scorriamo sui social le foto ritoccate dell'influencer di turno. E' il primo passo per sentirsi a disagio con se stesse, per far crescere quel mostro che comprime chi soffre di disturbi come anoressia e bulimia. Proprio i social media hanno oggi un impatto significativo sul rapporto con il cibo e il corpo. I contenuti social ritenuti più dannosi in assoluto sono le foto delle trasformazioni fisiche, le cosiddette 'Before&After' (34%), seguite dai post che normalizzano le restrizioni estreme (24%) e dai “What I eat in a day” (17%), ovvero quei video selfie in cui viene mostrato il cibo mangiato durante il giorno descrivendo le pietanze ed entrando nel merito dell'apporto calorico o nutrizionale.
Va ricordato, certo, che i disturbi alimentari sono patologie multifattoriali, influenzate da una combinazione complessa di fattori biologici, psicologici e sociali. Ridurre tutto a una sola causa sarebbe fuorviante, ma è altrettanto vero che certi contenuti digitali possono alimentare vulnerabilità preesistenti e ostacolare il percorso di recupero.
Ma quali sono i segnali tipici di un disturbo della nutrizione e alimentazione, i cosiddetti Dna, che un genitore non dovrebbe mai sottovalutare? I figli che mangiano di nascosto o nascondono il cibo; mostrano cambiamenti nelle abitudini alimentari, ad esempio tagliano il cibo in piccoli pezzi o spostano il cibo nel piatto; saltano i pasti; diventano maniacali nella preparazione del cibo ed evitano interi gruppi di alimenti; mostrano segni indiretti di condotte compensatorie, come chiudersi in bagno in particolare dopo i pasti; manifestano fluttuazioni del tono dell’umore e alterazioni del sonno, aumentano l’attività fisica.
Crescono i casi di ragazze e donne, ma anche qualche adolescente maschio, che arriva ad aver bisogno di un ricovero in ospedale per provare a guarire. Oggi nel modenese tra nuovi accessi e pazienti già in cura, sono state seguite 417 persone: un numero più che raddoppiato rispetto a quattro anni fa e con un trend sempre in aumento.
IL CONVEGNO DI FINALE EMILIA
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