Gite scolastiche annullate, i genitori dell’istituto “Selmi” di Modena ancora in attesa dei rimborsi
UNIONE TERRE DEL SORBARA - L'annullamento di tutte le gite di istruzione, disposto il 25 febbraio dal Consiglio dei Ministri per evitare la diffusione del Covid-19, ha portato con sè una conseguenza pratica e spinosa per le famiglie che avevano già versato una quota (oppure il saldo) alla scuola in vista del viaggio. Una conseguenza che tra voucher e ritardi si preannuncia una matassa difficile da sbrogliare.
A quattro mesi dal decreto, alcune scuole hanno spontaneamente contattato le famiglie e provveduto, senza solleciti, al rimborso delle somme versate. Altri istituti scolastici, invece, non si stanno comportando allo stesso modo: è il caso dell'istituto "F. Selmi" di Modena, che a tutt'oggi non ha né provveduto ai rimborsi né informato i genitori degli alunni sulle eventuali modalità.
"A marzo, la scuola ha inviato una mail assicurando che ci avrebbe presto informati sulle modalità del rimborso - spiega il papà di un alunno dell'Unione Comuni del Sorbara dell'Istituto- Non ci hanno fatto sapere più nulla". Il genitore ha versato alla scuola 930 euro in quattro bonifici come quota di partecipazione per due gite scolastiche: "Il voucher, nel mio caso, non sarebbe una soluzione plausibile: mio figlio ha frequentato l'ultimo anno e non potrei usarlo per una nuova gita".
Visto il periodo particolare c'è tutta la comprensione dei genitori sia per la scuola che per le agenzie di viaggio coinvolte:"Un'agenzia è anche di Milano - spiega il genitore- Non mi andava di calcare la mano vista la situazione". Ma il decreto del 25 febbraio parla chiaro e fa espressamente riferimento all'articolo 41 del Codice del Turismo che prevede:"in caso di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e che hanno un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto di passeggeri verso la destinazione, il viaggiatore ha diritto di recedere dal contratto, prima dell’inizio del pacchetto, senza corrispondere spese di recesso, e al rimborso integrale dei pagamenti effettuati per il pacchetto, ma non ha diritto a un indennizzo supplementare”.
Le famiglie hanno quindi tutto il diritto di essere rimborsate e alla scuola spetta il dovere di informarle su tutte le possibili evoluzioni e sulle problematiche del caso.
Le rappresentanti dei genitori dell'Istituto "F. Selmi"sono state invitate dalla scuola a un incontro online la prossima settimana: speriamo per genitori e alunni che ci possano essere buone notizie per questi rimborsi così in ritardo.
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