Zanzara infettata dalla West Nile rilevata a Novi
Zanzara infettata dalla West Nile rilevata a Novi. L’allarme viene dal sindaco di Rolo, comune reggiano confinante, Luca Nasi.
Scrive il sindaco di Rolo Luca Nasi:
Il 23 luglio alla stazione di cattura di Novi di Modena è stata trovata una zanzara positiva al West Nile Virus. Questo mette anche le limitrofe province in stato di “allerta” si richiede quindi la massima prudenza e l’utilizzo delle migliori pratiche per il proliferare delle zanzare.
Uso di repellenti, ma anche e soprattutto prevenzione svuotando i ristagni d’acqua per impedire la riproduzione di questi insetti.
Un monitoraggio costante per scongiurare la diffusione di malattie con conseguenze anche gravi. E’ il compito delle dodici “trappole per zanzare” posizionate in altrettanti luoghi strategici della provincia, aree verdi con una concentrazione importante di ristagni d’acqua dove maggiore è la concentrazione di questi insetti. Ad occuparsi del collocamento e della raccolta dei campioni, ogni quindici giorni fino a ottobre, è anche il personale del Servizio veterinario dell’Azienda USL di Modena. L’obiettivo è verificare l’eventuale presenza dei virus West Nile e Usutu nelle zanzare comuni (le cosiddette Culex Pipiens) catturate, campanello d’allarme che permette di adottare le misure necessarie a prevenire le potenziali situazioni di rischio per la salute dell’uomo.
La West Nile
Il periodo di incubazione della malattia, il periodo cioè tra infezione e sviluppo dei primi sintomi, va dai 2 ai 15 giorni, e circa 1 paziente su 4 (il 26%) con infezione da West Nile virus è destinato a divenire sintomatico. I sintomi iniziali dell’infezione da virus del Nilo occidentale sono rappresentati dalla comparsa di febbre moderata che in genere perdura da tre a sei giorni. Ad essa si associa spesso un senso di malessere generalizzato, anoressia, nausea, cefalea (mal di testa), tipica sintomatologia simil influenzale.
Ad essa può fare seguito la comparsa di dolore oculare, mal di schiena, mialgie (dolori muscolari)] artralgie, tosse, eruzioni cutanee, linfadenopatia e dispnea (difficoltà a respirare). Alcuni pazienti possono sviluppare disturbi che interessano in modo particolare l’apparato gastrointestinale. In questo caso il quadro clinico è dominato da nausea, vomito e diarrea.
In meno del 15% dei casi, di solito nei soggetti anziani e in quelli più deboli, possono verificarsi gravi complicazioni neurologiche quali meningite asettica, encefalite o meningoencefalite. I sintomi più comunemente riportati da pazienti con disturbi neurologici sono: febbre elevata, marcata cefalea, estrema debolezza, paralisi flaccida, modificazione dello stato mentale con alterato stato di coscienza, confusione mentale, disorientamento, tremori, convulsioni, stupore e coma. Tra le alterazioni neurologiche sono anche state registrate atassia, disturbi di tipo extrapiramidale, anormalità dei nervi cranici, mielite, neurite ottica, poliradiculite, e crisi convulsive di tipo epilettiforme. Una minoranza di pazienti manifesta anche eruzioni maculopapulari o morbilliformi sul tronco, collo, arti superiori ed inferiori.]
La più comune manifestazione oculare della malattia da virus del Nilo occidentale è invece rappresentata da una corioretinite multifocale.] Generalmente il malato si rimette spontaneamente in 3-5 giorni, ma la malattia può essere mortale, specialmente in individui anziani e immunodepressi.
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