Incidente mortale sul lavoro, muore un 40enne
Infortunio mortale in una ditta di Carpi, la Lormar che produce abbigliamento. Venerdì mattina un magazziniere di 40 anni, modenese,Simonpietro Toni, di Soliera, per cause in corso di accertamento è rimasto schiacciato tra due autocarri nel piazzale antistante il magazzino dell’azienda. Sul posto i carabinieri di Carpi per gli accertamenti.
Mattina nera per Carpi anche perchè, attorno alle ore 11, presso una ditta autotrasporti di via dei Maniscalchi , un operaio, durante l’esecuzione di lavori di manutenzione all’impianto antincendio, a causa del presunto cedimento dei un soppalco in cartongesso è precipitato da una altezza di circa 4 metri, nel locale sottostante adibito a bagno, sbattendo contro i sanitari. L’infortunato è stato trasportato con eliambulanza presso l’ospedale Baggiovara, apparentemente non pericolo vita.
Infortunio mortale Lormar Carpi, Cisl: «Troppi rischi nella logistica, servono regole severe»
«Troppo spesso viene data la precedenza alla velocità e urgenza del lavoro a scapito della sicurezza».
Lo afferma Roberto Giardiello, sindacalista della Femca Cisl Emilia Centrale, commentando l’infortunio mortale accaduto questa mattina alla Lormar di Carpi.
«Nelle aziende del tessile-abbigliamento si alternano momenti di relativa calma ad altri di forte intensità lavorativa – spiega Giardiello – I ritmi diventano frenetici e si incontrano difficoltà nell’organizzazione del lavoro. In questi casi si rischia di trascurare la prevenzione e sicurezza perché bisogna produrre e consegnare il più in fretta possibile. È necessario che tutte le aziende rimettano al centro dell’attenzione la salute e la sicurezza sul lavoro, con norme di comportamento chiare e rigorose che tutti sono chiamati a rispettare puntualmente».
Il sindacalista dei tessili Cisl sottolinea che sono particolarmente a rischio le attività connesse alla logistica. Per questo tutti i diversi soggetti che entrano e lavorano nelle aziende (appaltatori, artigiani, corrieri, trasportatori, ecc.) devono essere formati e informati preventivamente sulle procedure di sicurezza, sulle quali devono vigilare le imprese appaltanti.
«Questo tragico infortunio, la cui dinamica e responsabilità saranno accertate dagli organi competenti, deve far crescere l’impegno di tutti, a partire dalle direzioni aziendali, affinché la salute e sicurezza sul lavoro abbiano la massima priorità e – conclude Roberto Giardiello, rivolgendo le condoglianze della Femca Cisl Emilia Centrale ai familiari della vittima – mai più le persone si facciano male o perdano la vita mentre lavorano».
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