Nuova sede a Medolla per la Oli spa, che festeggia i 60 anni dalla fondazione
Servizio di Antonella Cardone
MEDOLLA – Nuova sede a Medolla per la Oli spa, che festeggia i 60 anni dalla fondazione. La multinazionale si occupa di vibratori industriali per diversi settori, con 23 filiali in altrettanti paesi del mondo, sei stabilimenti produttivi, 500 dipendenti e un fatturato annuo di 110 milioni di euro.
L’headquarter è e rimane ancora nella Bassa Modenese, dove mezzo secolo fa Vainer Marchesini portò l’azienda da Milano, dove era stata fondata
Il taglio del nastro del nuovo stabilimento è avvenuto sabato mattina, con una festa ottimamente organizzata (che ha pensato anche ai bambini, segno di un occhio moderno e attento alle esigenze dei genitori che lavorano), e a cui hanno partecipato anche le autorità, a partire dal governatore della Regione Stefano Bonaccini e dal sindaco di Medolla Alberto Calciolari.
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“La giornata di oggi per OLI – spiega Giorgio Gavioli, General Manager dell’azienda – rappresenta qualcosa di estremamente importante, ma non un punto di arrivo: la nostra volontà è quella di guardare sempre avanti, di non fermarci. I nostri prodotti sono in continua evoluzione così come il nostro business: apriamo filiali OLI dove il mercato richiede prodotti, rispettando lingua, cultura e tradizione dei luoghi con cui andiamo ad interagire, in tutti e cinque i continenti. La nostra é una realtà che opera su un mercato globale, ma che ha il proprio quartier generale a Medolla, qualcuno la definirebbe glocal, cioè un’azienda globale ma molto localizzata, e penso che questa sia una delle nostre armi vincenti. Per questo motivo guardiamo con interesse a figure professionali che abbiano la nostra stessa visione, quella di un mondo aperto e accessibile, persone competenti, appassionate, che abbiano voglia di crescere professionalmente e umanamente”.
“OLI è un’azienda globale, – spiega Vainer Marchesini, Presidente di WAMGROUP – e c’è una profonda differenza tra la localizzazione, la delocalizzazione, l’internazionalizzazione e la globalizzazione. Questa è un’azienda globale, un’azienda che produce e poi assembla i pezzi prodotti là dove c’è il mercato e per fare questo occorre una testa pensante che renda possibile tale produzione, quella “testa” è qui a Medolla, dove siamo noi oggi. Il successo di OLI è frutto di una strategia chiara e determinata, investimenti a lungo termine e la formazione dei manager e dei quadri aziendali e del personale. La crisi finanziaria del 2008 e il terribile terremoto del 2012 hanno fatto si che per 5 anni impiegassimo i nostri sforzi nella ricostruzione, ma siamo cresciuti ugualmente, abbiamo rifondato l’azienda, abbiamo continuato a crescere producendo in altri siti perché qui era tutto distrutto. E’ stata una galoppata cui hanno contribuito tutti, i clienti, i fornitori, lo Stato, la Regione e il Presidente Bonaccini che ci sono sempre stati a fianco, soprattutto ha contribuito la nostra gente, gente che con volontà, sacrifici, passione, impegno, senso di appartenenza e talento ha reso possibile tutto questo. Siamo usciti migliori da tutte queste disgrazie. La crescita di questa azienda è arrivata grazie anche alla crescita della Corporate, delle maestranze di alto livello, noi siamo tra quelli che fanno tornare in Italia i cervelli. Faccio appello a tutti perché noi italiani non dobbiamo essere solo quelli che vendono aziende alle multinazionali straniere, noi siamo in grado e lo abbiamo dimostrato, di fare molto di più, dobbiamo essere padroni del nostro destino perché ne abbiamo tutte le capacità”.
Queste le parole di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna: “Il tessuto produttivo dell’Emilia-Romagna è composto in gran parte da storie come quella che festeggiamo oggi: aziende che sono nate a guida familiare e sono diventate leader internazionali nei rispettivi settori grazie alla qualità dei loro prodotti e alla professionalità di chi li guida e di chi vi lavora. E’ un grande patrimonio per la nostra Regione, che ci permette di competere e vincere le sfide dei mercati, spesso contro avversari più grandi e attrezzati. Il nostro impegno è quello di valorizzare queste realtà e aiutarle a rimanere al passo con i tempi: a partire dalla transizione ecologica e da quella digitale, pilastri del Piano per il Lavoro e per il Clima e al centro degli investimenti del Pnrr del Governo”.
E’ stata l’occasione per un meritato scatto d’orgoglio per una realtà produttiva che fa invidia e che solo in un distretto come il nostro poteva trovare terreno fertile. Così Oli è diventata player di riferimento mondiale nel proprio settore. Tra le particolarità, come ha rivendiato Vainer Marchesini, quella di essere attrattore di cervelli. Si parla tanto di fuga di cervelli, qui invece i migliori fanno a gara per venire a lavorare da tutto il mondo. Ma non si deve lasciare tutto nelle mani degli imprenditori, ha ricordato Marchesini: serve un investimento sociale e politico sulla formazione dei giovani.
Oli oggi studia nuove frontiere, ad esempio la realizzazione di sistemi per ebike ed elettromandrini, in collaborazione con l’Università de L’Aquila. I dettagli li spiega Giorgio Gavioli, general Manager di Oli Spa, in questo video:
Oli fonda la qualità del know-how italiano con la strategia globale del gruppo Wolong di cui fa parte.
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