Facciamo il Borsch e non la guerra: l’appello da Ravarino dello chef Rino Duca
RAVARINO- Da sempre cucinare, mettersi a tavola e condividere il cibo è un atto semplice: capace però di unire e annullare le distanze. Perchè quindi non trasformarlo in un invito alla pace, contribuendo alla "catena umanitaria" per l'Ucraina che, ormai da qualche settimana, sta diventando sempre più intensa nella Bassa? E' l'appello che lancia lo chef Rino Duca del ristorante "Il grano di Pepe" di Ravarino.
"Nel viaggio che feci in Russia e nei paesi Baltici nel 2017 assaggiai diversi Borsch, che altro non è che una zuppa di barbabietole rosse carne e altre verdure, servito con panna acida e aneto perlopiù, ma cucinato in molte declinazioni- scrive lo chef sui social- Mi piacque molto e mi feci l'idea che il Borsch fosse una sorta di filo di Arianna che tratteggia l'intero Est Europa. Proprio per questo e per la smania di fare qualcosa che unisca vorrei organizzare una giornata in cui si cucini il Borsch, magari ognuno il suo, con una raccolta di beni di prima necessità. Ovviamente appoggiandoci a una Onlus che già operi in Ucraina".
L'invito è quindi aperto a tutti gli amici della Russia, Bielorussia, Ucraina e altri paesi dell'Est Europa: "Chi di voi sa preparare il Borsch ? avete voglia di prepararlo assieme a me per proporlo in una domenica pomeriggio di umana condivisione e vicinanza?".
Lo chef Rino Duca metterà a disposizione gli spazi del suo ristorante di Ravarino.
Chiunque volesse partecipare potrà inviare una mail all'indirizzo info@ilgranodipepe.it oppure un messaggio Whatsapp o Telegram al numero 391-3172377.
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