“Decreto aiuti”: ecco tutte le misure approvate dal Governo
ROMA- Il Consiglio dei ministri ha varato, nella serata di lunedì 2 maggio, il “Decreto aiuti”: una maxi manovra da 14 miliardi di euro che prevede aiuti economici per famiglie e imprese.
Il mini bonus da 200 euro
Una delle misure più importanti previste dal Decreto è il mini bonus: un contributo una tantum da 200 euro destinato a lavoratori dipendenti e pensionati con un reddito fino a 35mila euro. Arriverà nelle tasche degli italiani tra giugno e luglio 2022 e verrà erogato dall’Inps per quanto riguarda i pensionati e dai datori di lavoro per i lavoratori dipendenti.
Bonus bollette retroattivo
Per le famiglie diventa retroattivo il bonus sociale per le bollette: gli eventuali pagamenti di somme eccedenti saranno automaticamente compensati in bolletta una volta presentato l’Isee.
Taglio accise fino all’8 luglio, anche sul metano
Via libera del Governo al rinnovo del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti, che resterà in vigore fino all’8 luglio e verrà esteso anche al metano.
Esteso credito imposta per imprese energivore
Tra le misure del Decreto anche gli aiuti per gli affitti (100 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione) e per i trasporti pubblici.
Per quanto riguarda le imprese, invece, è prevista l’estensione del credito di imposta per le aziende energivore. In arrivo anche un fondo da circa 200 milioni di euro che erogherà aiuti a fondo perduto alle aziende con forti interscambi con le aree coinvolte nella guerra (Russia, Ucraina e Bielorussia).
Proroga limite Superbonus per villette
Slitta dal 30 giugno al 30 settembre 2022 il termine per effettuare almeno il 30% dei lavori complessivi nelle villette unifamiliari, ai fini dell’accesso al Superbonus 110%.
Le misure contro il caro-materiali
Il Governo interviene anche per far fronte alle difficoltà delle imprese che hanno preso appalti pubblici e che si trovano ad affrontare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Le Regioni entro il 31 luglio dovranno procedere a un aggiornamento durante l’anno dei prezzari: i maggiori importi che derivano dall’applicazione dei nuovi prezzari saranno riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90%.
A sostegno degli obiettivi del Pnrr, inoltre, in arrivo un fondo da 600 milioni di euro per le grandi città.
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