Scuola, quasi mille cattedre vacanti nel modenese. Cisl: «Reclutamento inefficace»
MODENA- Sono 370, a fronte delle 1.351 disponibili, le cattedre già assegnate a Modena e provincia per il prossimo anno scolastico. Per i 981 posti ancora vacanti verrà attivata “la call veloce” da giovedì 4 a lunedì 8 agosto. Può fare richiesta chi è in graduatoria e ha superato concorsi in altre regioni o province.
Ne dà notizia la Cisl Scuola Emilia Centrale diffondendo i dati relativi alla prima fase di assunzioni tramite concorsi e Gae (graduatorie a esaurimento, che sono provinciali). "Il problema dei posti vacanti riguarda soprattutto il sostegno – dichiara la segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale Antonietta Cozzo - A fronte delle 574 cattedre disponibili, ne sono state assegnate appena 28. Nel dettaglio, nelle scuole dell’infanzia a oggi hanno il titolare dodici cattedre (su 26), nella primaria otto (su 220), nella secondaria di primo grado una (su 177) e nella secondaria di secondo grado sette (su 151). Perciò sono ancora 546 le cattedre da assegnare per il sostegno. Di solito in questo periodo è coperta solo la metà dei posti a disposizione per mancanza di docenti in possesso dei requisiti". "Purtroppo per esaurire le graduatorie – continua Cozzo – non basterà la call veloce. Fu attivata anche due anni fa, ma con esiti fallimentari a causa dei vincoli di mobilità. Il docente del Sud che ottiene la cattedra a Modena, infatti, può chiedere il trasferimento vicino a casa solo dopo aver lavorato a Modena almeno tre anni". Dopo la call veloce si passerà all'assegnazione tramite le Gps (graduatorie provinciali per le supplenze a incarichi annuali). Solo i posti di sostegno che non saranno coperti dopo la call veloce saranno assegnati attingendo dalle Gps ai docenti che hanno il titolo di specializzazione sul sostegno e sono inseriti nella prima fascia Gps. "Si tratta della stessa procedura sperimentata già lo scorso anno, ma sicuramente anche quest’anno non verranno coperti tutti i posti a disposizione, specialmente sul sostegno – sottolinea la sindacalista Cisl – Per questo noi continuiamo a denunciare la mancanza di una politica sul reclutamento del personale docente efficiente ed efficace, perché è chiaro che l’attuale procedura non consente di stabilizzare i docenti di cui le nostre scuole hanno bisogno". "E così finisce che la maggior parte degli insegnanti resta precaria, mentre agli studenti manca la continuità didattica"- conclude Antonietta Cozzo.
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