Discarica di Finale e l’accusa di conflitto di interessi di Arpae, la replica dell’agenzia: “Da noi rigore tecnico-scientifico, terzietà e tutela dell’interesse pubblico”
In Conferenza dei Servizi a rappresentare Arpae-Modena c'è un dirigente di questo stesso ente che è imputato nel processo giudiziario che riguarda proprio la discarica di Finale Emilia. È vergognoso oltre ogni limite che chi dovrà rispondere in giudizio di varie accuse relative a reati di inquinamento ambientale, sia seduto ad un tavolo istituzionale per esprimere giudizi e pareri in merito allo stesso inquinamento ambientale di cui esso è accusato. È scandaloso! Il colossale e palese conflitto di posizione e di interesse di questo dirigente, genera un condizionamento che può inficiare e falsare le conclusioni a cui è arrivata questa conferenza. La posizione di questo dirigente che continua ad avere un ruolo attivo in un procedimento autorizzativo pubblico al centro di un processo giudiziario di cui esso stesso è imputato, andrebbe verificata ai sensi di legge. È quindi auspicabile che l’autorità giudiziaria indaghi e verifichi se esistono elementi di illegalità relativi a questa situazione.Scrivono da Arpae:
Arpae Emilia-Romagna, al pari delle altre Amministrazioni interessate, ha sempre tenuto nella vicenda relativa al progetto di ottimizzazione con ampliamento della discarica di Finale Emilia una posizione ispirata a principi di rigore tecnico-scientifico, terzietà e tutela dell'interesse pubblico, che si sono tradotti in un costante presidio dell’intera area in questione, che continua tutt'ora. Arpae partecipa alle Conferenze dei Servizi, compresa quella dell'8 febbraio 2022 citata nel comunicato, con più rappresentanti, in grado di esprimere una pluralità di competenze professionali complesse, afferenti sia al proprio Servizio autorizzazioni e concessioni sia al Servizio di vigilanza ambientale. La Conferenza dei Servizi si basa inoltre sull'esame obiettivo degli studi e dei monitoraggi elaborati da più fonti qualificate, anche di natura universitaria. I dati scientifici alla base delle decisioni della Conferenza dei servizi sono pubblici e trasparenti. Sottolineiamo inoltre che la Conferenza si caratterizza per un metodo istruttorio e decisionale di natura collegiale, che coinvolge pienamente tutti i componenti della stessa. Le vicende giudiziarie chiamate in causa (ancora nella fase dibattimentale di primo grado e che alla data dell’8 febbraio 2022 non avevano ancora nemmeno visto il rinvio a giudizio degli indagati) nulla tolgono alla validità del procedimento tecnico e amministrativo compiuto, che peraltro non è ancora concluso e procede con ulteriori approfondimenti.
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