Ospedali modenesi, “Quattro hub concentrati in pochi chilometri e Bassa e Frignano scoperti”
MODENA – Situazione degli ospedali modenesi e, in particolare di quelli di Mirandola e Pavullo, al centro di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede della Provincia di Modena, alla presenza del capogruppo di Forza Italia in Provincia, Antonio Platis, e di Ubaldo Chiarotti, del Comitato per l’ospedale di Mirandola, e Maria Cristina Bettini, del Comitato per l’ospedale di Pavullo. Per quanto riguarda il territorio della Bassa modenese, questo il pensiero di Ubaldo Chiarotti, che, prima, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la situazione generale degli ospedali modenesi:
“La situazione attuale degli ospedali in provincia di Modena è questa: quattro hub sono concentrati in pochi chilometri. Abbiamo Policlinico di Modena e ospedale di Baggiovara che vanno benissimo, però i problemi sorgono con l’ospedale di Sassuolo, a soli 8 km da quello di Baggiovara, e con quello di Carpi, a soli 16 km dal Policlinico. Oltretutto, questi due hub di secondo livello sono posizionati sul confine con la provincia di Reggio, smantellando Bassa e Frignano.
Oggi questi due territori si trovano con due ospedali di prossimità a cui è stato tolto un po’ di tutto: si è iniziato con l’ospedale di Pavullo, a cui è stato tolto il Punto nascita. Per quanto riguarda l’ospedale di Mirandola, invece, è dal 2013 che tutti si riempiono la bocca con promesse di potenziamento, ma quello che noi vediamo nei fatti è che il Pal che prevedeva 198 posti letto non è mai stato rispettato. Sulla carta sono stati ridotti a 130, ma in attività ce ne sono solamente 101. In più, il problema del Punto nascita di Mirandola è che se non vengono ripristinate Cardiologia, Terapia semi-intensiva e Chirurgia d’urgenza, come previsto dalla Ctss del marzo 2019, è naturale che poi le donne scelgano di partorire in altri ospedali per avere garantita una maggiore sicurezza.
Carpi non ha voluto un ospedale unico baricentrico, quindi a questo punto sarebbe corretto che l’ospedale di Mirandola si stacchi da Carpi e che si smetta ogni collaborazione con Carpi per ritornare autonomo come era fino al terremoto del 2012”.
Nel video seguente, il pensiero di Ubaldo Chiarotti:
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