Mirandola, approvata l’intitolazione di una via alla “strage della corriera fantasma”
MIRANDOLA – Attraverso una nota stampa, la sezione Anpi di Mirandola interviene in merito alla proposta del consigliere di Fratelli d’Italia Marian Lugli, approvata dal Consiglio comunale di Mirandola, di intitolare una via alla “strage della corriera fantasma”. Di seguito, la nota stampa di Anpi presieduta da Caterina Dellacasa:
“La sezione ANPI di Mirandola si dichiara profondamente contrariata nonchè preoccupata nell’apprendere, a poche settimana dalla ricorrenza del 25 aprile, del fatto che sia stata accolta in Consiglio comunale a Mirandola la proposta di intitolazione di una via alla “strage della corriera fantasma”, avanzata dal consigliere di FdI Marian Lugli.
Il proponente ha parlato di necessità di formare ed educare le giovani generazioni raccontando una “linea” diversa da quella narrata fino ad ora. In realtà la mozione mira evidentemente ad istituzionalizzare l’episodio storico che, poche settimane dopo la Liberazione, vide sui territori dei comuni di San Possidonio e Concordia l’uccisione di 16 fascisti, principalmente esponenti della guardia nazionale repubblicana. A questo gesto seguì un processo con condanne alla reclusione per il comandante e il vicecomandante della polizia partigiana che ordinarono quell’esecuzione.
Mossi dalla convinzione che le tante tragedie vissute nel secolo scorso nel nostro Paese non debbano essere dimenticate, riteniamo profondamente irrispettoso della nostra carta Costituzionale e della nostra democrazia intitolare una via della nostra citta ad un episodio che fa memoria e celebra chi, consapevolmente, si schierò con le dittature fascista e nazista e nel caso specifico fu componente della GNR, forza armata della Repubblica Sociale Italiana che si macchiò in prima persona di terribili stragi ed eccidi anche civili.
Riteniamo un grave atto di propaganda politica ed istituzionale dedicare alla “strage della corriera fantasma” una via o qualsiasi altro luogo pubblico, a maggior ragione perché si tratta di un’operazione di distorsione e strumentalizzazione della memoria. Riteniamo infine pericolosa questa azione poiché è palese che quello a cui ci troviamo di fronte è un mal celato tentativo di equiparare chi combatté su fronti opposti (in termini prima di tutto ideologici) durante la Campagna d’Italia, e quindi di porre sullo stesso piano le responsabilità e le eredità storiche e civili che seguirono la Liberazione.
Lo ha chiaramente confermato il sindaco Greco, che, a precisazione del suo voto favorevole, ha ringraziato il consigliere Lugli per avere riconosciuto a questa Amministrazione il merito di intitolare “anche alla destra” e non più solo alla sinistra luoghi pubblici…dimenticando forse che qui non si parla di destra ma di aderenti al partito fascista e smascherando di fatto le vere motivazioni ideologiche e politiche che si trovano dietro a questa intitolazione.
Ricordiamo al sindaco Greco e a tutti coloro che hanno votato a favore, che essere stati Partigiani, avere combattuto tra le fila del regolare Esercito Cobelligerante Italiano ed avere collaborato con gli eserciti alleati ha significato schierarsi dalla parte della Libertà, della Democrazia e quindi della Costituzione. Come hanno condiviso tutti gli intervenuti dei gruppi consiliari che hanno votato contro (Movimento 5 Stelle, +Mirandola e Partito Democratico) e che ringraziamo sentitamente, il rispetto si deve a tutti i caduti, ma non si può mettere sullo stesso piano chi ha combattuto per liberarci dalla tirannia nazifascista, autrice di alcuni tra i più atroci e sanguinosi delitti compiuti contro l’umanità, e chi invece quel regime sosteneva e di quei delitti fu consapevolmente e volontariamente complice e partecipe”.