In piazza la protesta delle lavoratrici degli asili pubblici di Medolla, Mirandola, San Prospero, Concordia e San Felice
MEDOLLA, SAN FELICE, MIRANDOLA, SAN PROSPERO, CONCORDIA - Sono scese in piazza mercoledì pomeriggio davanti alla sede del Comune di Medolla, con il sindacato FP/Cgil di Modena, unitamente alle Rsu le lavoratrici dei nidi d’infanzia gestiti da Asp dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (“Il paese dei Balocchi” di Mirandola, “Le Farfalle” di San Prospero, “Arcobaleno” di Concordia, “Hakuna Matata” di San Felice sul Panaro, “Panda” di Medolla), che hanno protestato contro la decisione dell’Unione e del Comune di Mirandola di esternalizzare alcuni nidi d’infanzia dall’anno scolastico 2023/2024.
"Torniamo in piazza dopo un anno, ancora di fronte al municipio di Medolla, per dire di no a una decisione che, oggi come allora, riteniamo profondamente ingiusta per le lavoratrici e la pubblica istruzione", commenta la sindacalista Veronica Marchesini.
Nonostante le richieste di parte sindacale di mantenere la gestione pubblica del servizio attraverso l’assunzione diretta del personale, il Comune di Mirandola pur avendo capacità di assunzione, o pur potendo conferire l’attività in Asp per le possibilità di assunzioni in capo a tale Ente (molto più espansive) ha comunicato l’intenzione di esternalizzare il nido “Il Paese dei balocchi” già ad aprile, assumendosi la decisione politica di terminare la gestione pubblica dei nidi d’infanzia nel territorio comunale.
Nel confronto terminato lunedì 22 maggio, l’Unione Comuni Modenesi Area Nord ha comunicato la decisione di conferire la gestione dei nidi d’infanzia e del personale a tempo indeterminato in Asp, ad eccezione del nido di San Prospero e dell’Hakuna Matata (servizio integrativo al nido) che, dopo il passaggio in Asp, saranno immediatamente esternalizzati attraverso una procedura di appalto, ancora non avviata, anziché conferire tutti i servizi in Asp che detiene le capacità di assunzione per sostenere il passaggio delle educatrici, mantenendo così l’intera gestione pubblica.
In entrambi i tavoli insieme al mantenimento della gestione pubblica dei nidi d’infanzia, la parte sindacale ha chiesto di consolidare la gestione pubblica attraverso la stabilizzazione del personale precario che da tempo, in alcuni casi anche oltre dieci anni, lavora nei nidi d’infanzia dell’Area Nord. La Fp Cgil ritiene inaccettabile il percorso intrapreso dai Sindaci dei Comuni dell’Area Nord, che disperde la professionalità di anni di lavoro e di servizio per le famiglie del distretto e prefigura un peggioramento delle condizioni di lavoro.
Per questi motivi le oltre 60 lavoratrici dei servizi 0-3 di Ucman, del Comune di Mirandola ed di Asp, unitamente alle Rsu della Cgil e alla FP Cgil, hanno dato pieno mandato all’Organizzazione Sindacale di aprire lo stato di agitazione, con richiesta di convocazione da parte della Prefettura di Modena per l’espletamento della procedura conciliativa.
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