Privatizzazione nidi, ancora nessun accordo tra sindacato e Ucman
Di seguito la nota integrale:
"Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato le delegazioni di tutti i soggetti coinvolti, la parte sindacale ha confermato le motivazioni dell’apertura della vertenza, dicendosi contraria alla decisione del Comune di Mirandola di esternalizzare, e a quella di Ucman di procedere immediatamente all’affidamento esterno tramite appalto del nido di San Prospero “Le Farfalle” e del relativo centro pasti e del servizio integrativo “Hakuna Matata” di San Felice.
La FP Cgil, insieme alle delegate sindacali, ha ribadito la richiesta di mantenere la gestione pubblica del servizio attraverso l’assunzione diretta del personale, avendo il Comune di Mirandola capacità di assunzione, o di valutare il conferimento dell’attività in Asp per le possibilità di assunzioni in capo a tale Ente, molto più espansive, e di procedere alla stabilizzazione del personale precario.
Il Comune di Mirandola ha, invece, comunicato anche sul tavolo della Prefettura che procederà all’esternalizzazione del nido, decretando così la fine dei nidi pubblici nel territorio comunale, dimostrando ancora una volta la reticenza ad operare in associazioni con gli altri enti locali del Distretto: infatti il passaggio definitivo del nido nell’Asp (di cui il Comune di Mirandola è socio) avrebbe rappresentato un’ulteriore possibilità per mantenere la gestione diretta pubblica.
Durante il tavolo in Prefettura la FP Cgil ha poi chiesto di nuovo ad Ucman il mantenimento della gestione diretta con il mantenimento di tutti i nidi in Asp ed il loro consolidamento attraverso, anche in questo caso, la stabilizzazione del personale precario che da tempo, in alcuni casi anche oltre dieci anni, lavora nei nidi d’infanzia dell’Area Nord.
Ucman ha ribadito l’impianto del mantenimento solo parziale dei nidi d’infanzia, confermando che procederà alla stabilizzazione di 9 persone.
“Apprezziamo la decisione delle stabilizzazioni del personale precario presa da Ucman, come richiesto ormai da tempo dalla parte sindacale - dice Veronica Marchesini della FP Cgil - riteniamo però inaccettabile il percorso intrapreso dai sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord e del Comune di Mirandola di esternalizzare i nidi, disperdendo così la professionalità di anni di lavoro e di servizio per le famiglie del distretto”.
“Da due anni, ormai, si susseguono i tentativi da parte di Ucman e del Comune di Mirandola di esternalizzare i servizi dell’infanzia rivolti alla fascia d’età 0-3 anni - sostiene Roberto Righi della segreteria confederale della Cgil - riducendo il perimetro pubblico e decidendo di investire le risorse pubbliche in appalti non necessari, il cui unico scopo è risparmiare sulle condizioni di lavoro, anziché puntare sul consolidamento del personale e il rafforzamento dei servizi stessi. La Cgil ritiene che, in assenza di impedimenti tecnici e normativi (come in questo caso) le risorse pubbliche debbano essere destinate, dagli amministratori, per salvaguardare i servizi pubblici per le comunità".
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