Straordinario successo per le “Pastasciutte antifasciste”: oltre 2.500 i partecipanti nel modenese
Con la serata dell’8 agosto a Campogalliano si è conclusa l'impegnativa maratona delle “pastasciutte antifasciste” organizzate da ANPI in tutta la provincia grazie alla collaborazione di sindacati, associazioni, gruppi di volontariato civile e con il sostegno di numerose istituzioni locali.
Sono stati 18 gli appuntamenti promossi da ANPI, ai quali si aggiungerà quello di Sassuolo: tre in più dello scorso anno che aveva già visto il raddoppio dell’anno precedente. Straordinaria la partecipazione complessiva di oltre 2.500 persone, quasi mille in più della scorsa edizione, alle quali sono da aggiungere svariate centinaia di volontari presenti e grazie ai quali è stato possibile organizzare gli incontri.
“Innanzitutto ringrazio i volontari delle sezioni dell’ANPI modenese e le tante organizzazioni che hanno collaborato, rendendo possibile un evento straordinario di impegno e partecipazione antifascista- commenta Vanni Bulgarelli, presidente provinciale dell’Associazione che ricorda- All’indomani della caduta di Mussolini e del regime fascista, il 25 luglio del 1943, la famiglia Cervi - Alcide, i sette figli e le donne, decisero di offrire ai vicini una semplice “pastasciutta” per festeggiare e ribadire insieme
l’impegno contro il fascismo. Quest’anno abbiamo marcato l’accento proprio sull’80° anniversario della fine della violenta dittatura, che non coincise con la fine della guerra, che proseguì a fianco degli Alleati con la Resistenza all’occupazione nazista e al governo fantoccio della Repubblica Sociale”.
“La grande partecipazione popolare – prosegue Bulgarelli – segnala la forte richiesta di mobilitazione unitaria contro i rigurgiti fascisti che si moltiplicano nel Paese, variamente connotati, spesso provenienti da esponenti politici della destra e protetti dal
Governo. E’ positiva l’organizzazione di analoghe manifestazioni da parte di diversi soggetti, perché il campo antifascista è grande e deve essere sempre più ampio e unitario, come lo fu 80 anni fa. In questo senso, nel prossimo 80° anniversario dell’inizio della Lotta di Liberazione, dobbiamo con forza pensare non a una nuova Resistenza, ma a una Resistenza nuova,
rinnovata nei linguaggi e nelle azioni. Vogliamo rendere più incisivo il messaggio antifascista contemporaneo, per attuare pienamente la Costituzione, contro il revisionismo storico che tenta di riabilitare Mussolini e il suo regime, contro chi nega la matrice fascista delle stragi degli anni ’70 e cerca una rivincita ideologica e culturale, con idee e azioni sconfitte dalla storia a prezzo di immani tragedie”.

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