Umberto Tomasini: da Mirandola alla Svizzera, dalla Fisica alla teoria dell’Intelligenza Artificiale
Umberto Tomasini: da Mirandola alla Svizzera, dalla Fisica alla teoria dell’Intelligenza Artificiale
Umberto è uno dei tanti talenti mirandolesi in cerca del suo posto nel mondo. La straordinarietà del suo percorso di studi è frutto di una bravura e di una determinazione eccezionali. “Nell’anno in cui studiai per gli esami d’ammissione alla Scuola Galileiana tolsi molto tempo a relazioni personali e allo studio liceale a favore di un pesante studio solitario. Fu una delle decisioni migliori della mia vita, un investimento preziosissimo che mi ha ripagato largamente” -esordisce.
Il ventisettenne è all’ultimo anno del dottorato presso il Politecnico di Losanna (EPFL). In terra Svizzera il suo gruppo di ricerca si interessa di teoria dell’Intelligenza Artificiale tramite una serie di approcci derivati da Fisica Teorica. “Sarei molto incuriosito di proseguire applicando le tecniche dell’Intelligenza Artificiale a tematiche di natura ecologica o climatologica. Sono questioni di primaria importanza e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale potrebbe essere cruciale per la loro risoluzione” -commenta.
“Quando ero al quarto anno di superiori ero già sicuro di voler proseguire gli studi con una facolta’ scientifica. La scelta ricadde su Fisica: ero dell’opinione che mi potesse fornire spiegazioni piu’ di larghe vedute di Ingegneria sui meccanismi della Natura. Avevo l’impressione, poi confermata, che avrei imparato un metodo di lavoro rigoroso e un bagaglio di duttili tecniche scientifiche da applicare in futuro a diversi campi scientifici” -ricorda.
Il suo percorso di studi è proseguito presso la Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova. Scuole d’eccellenza come quella forniscono borse di studio ragguardevoli, oltre a vitto e alloggio gratuiti in uno studentato dedicato. Per accedervi occorre superare un esame d’ammissione: nel suo anno su 310 ne entrarono soltanto 14. Chi supera la rigorosa selezione, dovrà mantenere un’ottima media durante tutto il corso di studi, ma potrà beneficiare di seminari e corsi integrativi tenuti da docenti di prestigio internazionale.
”Scelsi di studiare e tentare l’ammissione in tale scuola per ottenere innanzitutto la borsa di studio, che mi avrebbe permesso di studiare da fuori sede e poi per entrare in un ambiente pieno di opportunità. Fu durante l’ultimo anno di Magistrale che decisi di proseguire con un Dottorato. Ero curioso di provare in prima persona l’esperienza della ricerca scientifica. Nonostante fossi in un'ottima situazione a Padova scelsi di fare domanda all’estero. Sentivo il bisogno di interfacciarmi con punti di vista lontani dai miei, culture diverse, persone nuove, stimoli nuovi” - racconta.
“Il grande vantaggio della vita da ricercatore è la liberta’ che ne consegue. Libertà intellettuale di poter cominciare un progetto per rispondere a una questione scientifica che tu stesso ti sei posto e che ti incuriosisce. Libertà di comunicazione con altri ricercatori e professori interessati a domande simili. Libertà di viaggiare per il mondo per conferenze per esporre il tuo lavoro e conoscere tante altre persone interessanti. Tale libertà è anche sul piano personale. In questi anni, grazie alle interazioni con le ottime persone che ho incontrato, ho realizzato che le opportunità e le cose da scoprire nel mondo sono davvero tante. Tutto questo mi ha estremamente ampliato gli orizzonti, portandomi a costruirmi e conoscermi ancora meglio” -prosegue.
Cosa vorresti dire a un giovane che vuole fare un passo come il tuo?
“Ai giovani consiglio di non pensare mai che il mondo sia solo quello che vedono, il nido in cui stanno. Consiglio di leggere tanto, tantissimo: è uno dei pochi modi che conosco per essere più di quello che si è. Non è facile capire se stessi e quello che si vuole dalla vita e per questo è necessario essere curiosi e vivere in ambienti pieni di stimoli e opportunità. Quando si individua qualcosa che ci appassiona consiglio fermamente di buttarcisi, di dedicarci tempo, iniziativa e grinta. Consiglio di credere fermamente in se’ stessi e nelle proprie scelte, di non avere paura, e allo stesso tempo di essere pragmatici e pronti a tutto con mille strade alternative: occorre essere ‘ottimisti nella volontà ma pessimisti nell’intelligenza’, come direbbe Antonio Gramsci” -conclude Umberto Tomasini.
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