“Av son gnu dar al Bon Capdan”… ecco gli auguri tradizionali per il nuovo anno nella Bassa Modenese
Sembrano quasi scomparsi, ma ce ne sono ancora di bambini che il primo gennaio gira tra le case dei vicini per portare gli auguri del nuovo anno. E' tradizione antica, che risale alla notte dei tempi, quando con il papà o il nonno si usciva nel freddo del primo gennaio.
Una usanza riservata ai maschi, perché le donne quel giorno dovevano stare chiuse in casa: addirittura si diceva che incontrare una donna il primo dell'anno portasse sfortuna.
Altri tempi. Ma tornando a noi, cosa si diceva per fare gli auguri e avere in cambio qualche monetina? Abbiamo raccolto due diverse versioni:
"Av son gnu dar al Bon Capdan ch'as campadi sent an. Sent an e un di la bona man l'han vian a mi"
E se la mancia era scarsa si aggiungeva "Sent an e un mes ed matina long dastes"
Oppure c'è questa versione
A son gnu a dar al bon Cavdanc'à scampadi cent anncent ann e centa dèla bona man la vena a mè'an pretend nè or nè argentat quel ch'am dà a son cuntent
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