Camposanto, da un anno senza casa: “Io, sballottata da un ufficio all’altro per un alloggio”
CAMPOSANTO - Un anno fa è stata costretta a lasciare la casa in cui viveva con la figlia perché aveva un affitto troppo alto, e col suo lavoro stagionale non riusciva ad affrontare le spese. Si è trasferita momentaneamente, almeno così credeva, a casa della madre, e nel mentre ha fatto domanda per un alloggio comunale: è andata dalla sindaca e dagli assistenti sociali di Camposanto, e si è sentita rispondere che essendo ventiquattresima in graduatoria e non avendo subito uno sfratto, al momento per lei non c'è possibilità di trovare una nuova casa tra quelle del Comune.
E' la storia di Anna L. operaia di Camposanto con una figlia appena maggiorenne che tra la crisi economica e il Coronavirus si trova oggi a tra tirare a campare tra un lavoretto stagionale e l'altro senza avere nessuna certezza, neanche quella di un tetto sulla testa.
Quando l'anno scorso è rimasta senza un lavoro che le coprisse l'affitto, si è iscritta alle graduatorie per le case popolari. "In graduatoria - racconta - sono al 24° posto e mi hanno detto che non possono scavalcare gli latri o procedere in via d'urgenza perché non ho lo sfratto, ma come faccio ad averlo se non ho casa e sono ospitata da mia madre che, per motivi vari, non mi vuole più? La mia residenza è ancora nella vecchia casa. Che ora è abitata da altri: ci sono tante case vuote del comune ma dicono che non sono disponibili. Mi rimbalzano da un ufficio all'altro senza suggerirmi, di fatto, nessuna soluzione. Non so più come fare per farmi ascoltare".
Ma non è finita qui, continua Anna: "Se dovessi fare il cambio di residenza, uscirei dalla graduatoria, per questo motivo non posso fare nemmeno questo. Mi hanno fatto proposte di case, anche a Finale, ho accettato e quando ho chiamato le case erano già impegnate. Agli uffici del Comune dicono che prima devono vedere chi ha fatto domanda per un alloggio più piccolo per fare cambio, e io devo aspettare che salti fuori una casa piccola: io che non ho casa e una ragazza di 18 anni non ho diritto ad avere alloggio".
Insomma, sembra che il grande girone infernale della burocrazia stia inghiottendo un'altra vittima. Dal canto suo, la sindaca di Camposanto Monja Zaniboni ha confermato la situazione che sta vivendo la donna e ha commentato: "Conosco la situazione e se la difficoltà abitativa è intesa come ingresso agli alloggi Erp, confermo ciò che ha detto lei sulla posizione della graduatoria. Gli appartamenti vuoti attualmente nel nostro comune sono cinque: 3 sono in manutenzione straordinaria, in quanto occupati dai precedenti inquilini da parecchi anni, 2 in assegnazione in corso da scorrimento da graduatoria. Confermo che la disponibilità dei dipendenti comunali e dell'Unione è stata importante ed è possibile tutt'ora".
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