Addio alla partigiana Rina, da Cavezzo fece la Resistenza per salvare l’Italia
I segretari provinciale e cittadino del Pd modenese Davide Fava e Andrea Bortolamasi esprimono, a nome proprio e del partito, cordoglio per la scomparsa di Ibes Pioli, la partigiana Rina. Ecco il loro commento:
“Una donna forte e determinata, una donna che aveva coscienza di ciò che rappresentava nella storia della nostra comunità, una donna coraggiosa che non ha esitato a schierarsi dalla parte della democrazia e della giustizia, quando non era facile. Ibes Pioli, figlia e sorella di perseguitati politici, con un fratellino morto sotto i bombardamenti a Ferrara, divenne staffetta partigiana e partecipò attivamente alla Liberazione di Modena dalla dittatura nazi-fascista. E’ a donne e uomini come lei che dobbiamo oggi le nostre libertà e molto del nostro benessere. Anche se le costrizioni imposte dalle norme per il contrasto alla pandemia ci sembrano limitanti, solo i modenesi più anziani conoscono davvero cosa abbia voluto dire la mancanza di libertà e di democrazia. E questo grazie anche alla partigiana Rina che, anche in tempo di pace, ha continuato a scrivere, a raccontare, ad andare nelle scuole perché quello che è stato non debba ripetersi mai più”.
IO HO SEMPRE DIFESO CIO' CHE HO AMATO! di Ibes Pioli detta "Rina" “Ho amato tutto ciò che mi ha aiutato a vivere: la famiglia, le amicizie, i giochi. Un po' meno la scuola fascista. La famiglia è stata la parte più importante per le mie scelte formative e cioè per il cimento che ho avuto nelle scelte dei miei ideali. Mio padre, antifascista, ha saputo trasmettermi con comportamenti esemplificativi ciò che con ardore ha seguito nelle immense difficoltà per tutta la sua vita e cioè il riscatto dei lavoratori nelle lotte per la dignità del lavoro, la libertà e la pace come bene innegabile. Il 25 luglio 1943, con la caduta di Mussolini da capo di tutto, fu un momento di grande gioia, ma anche di grande attesa per gli sviluppi che sarebbero avvenuti. L'8 settembre 1943 con l'abbandono da parte degli alti comandi militari del nostro esercito, della marina e dell'aviazione in balia di se stessi, i giovani si sentirono traditi; molti fecero scelte coraggiose: campo di concentramento in Germania piuttosto che aderire alla repubblichina di Salò. Altri, che riuscirono a tornare a casa, si riunirono in formazioni partigiane clandestine per combattere contro i brigatisti neri al servizio dei nazisti invasori. Io mi impegnai come staffetta partigiana. La popolazione si strinse attorno ai suoi figli proteggendoli in tutti i modi, si formò così un forte schieramento di opposizione che portò alla vittoria finale. La Liberazione portò un assetto politico e istituzionale democratico, libero finalmente. Ad oltre 60 anni della Liberazione, stanno affiorando venti di forti cambiamenti dei principi fondamentali che la nostra Costituzione garantisce per togliere quei valori di ideali di libertà, di pace e di democrazia che la Resistenza ha conquistato col sacrificio di tanti giovani martiri per un'Italia nuova.”Perdiamo un'altra illustre testimone. E' stata un esempio per tutte. Non possiamo dimenticare Che la terra le sia lieve
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