Da Novi a Medolla per rapinare il benzinaio. Nella banda anche chi prende il reddito di cittadinanza
Da Novi a Medolla per rapinare il benzinaio. Nella banda anche chi prende il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerge dalla indagine dei Carabinieri che ha sgominato la banda di 19 persone, quasi tutti residenti nelle aree nomadi di Reggio Emilia, tra Novi e Carpi e nel ferrarese, accusata di aver messo a segno almeno 24 colpi nell’ultimo anno.
Proprio il colpo a Medolla fu uno dei più fruttuosi: i ladri a fine novembre dello scorso anno, riuscirono a portare via 12.660 mila euro in contanti (leggi l’articolo). Ma si accontentavano anche di meno.
I malviventi erano violenti e spregiudicati. Prendevano di mira bar e negozi, e usavano le auto come arieti per sfondare i portoni dei negozi, dopo aver divelto i tombini li lanciavano addosso alle vetrine per romperle, entravano nei locali e con una velocità impressionante portavano via soldi, registratori di cassa, gratta e vinci, sigarette,
L’ultimo colpo è stato il 23 marzo scorso ad Albinea, poi il lock down ha imposto una pausa nelle scorrerie. Non si sono fermate le indagini dei Carabinieri, e martedì con l’operazione Ariete i militari di Reggio Emilia, insieme ai colleghi dei comandi provinciali di Modena e Parma hanno arrestato 16 dei 18 indagati. Nel modenese, due a Carpi e altri due a Novi. Dei 18 indagati, sedici avevano precedenti specifici e per reati contro il patrimonio. Tre di loro prendono il reddito di cittadinanza.
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