Fiume Secchia: sette anni per redigere il Piano assetto idrogeologico, non sono troppi?
MODENA- "Quali sono le motivazioni legate alla necessità di impiegare sette anni per la stesura della variante al Piano assetto idrogeologico (PAI) per il fiume Secchia, nel modenese?".
E' la domanda principale che Michele Barcaiuolo (Fratelli d'Italia) rivolge alla Giunta regionale in una specifica interrogazione. L'esponente di Fratelli d'Italia, ricordando le ingenti variazioni degli andamenti meteo-climatici, con periodi estremamente piovosi e altrettanti particolarmente di siccità, richiama l'attenzione sulla strategicità degli argini e sull'aumento degli insediamenti urbani con relativa difficoltà nell'allontanamento delle acque a causa di un sistema idrografico obsoleto e per questo chiede conto per un'attesa così lunga. In via più generale, infine, Barcaiuolo chiede anche le ragioni del "forte calo di attenzione nel controllo degli animali fossori e delle rispettive tane come denunciato nella relazione sulle cause dell’alluvione del 2020", ricordando che quella relazione tecnica sulle cause dell'alluvione del Panaro nello scorso dicembre auspicava "la possibilità di specifiche deroghe all'Unione europea per l'abbattimento di istrici e tassi per la tutela pubblica".
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