Ravarino attende la nuova scuola media, ma ci sono ancora ritardi
RAVARINO – Doveva essere ormai pronta, ma ci sono ancora ritardi. Accade a Ravarino con la nuova scuola media, dove i cittadini segnalano il perdurare di una situazione che ormai verte quasi al degrado.
I cittadini evidenziano che, allo stato attuale, i lavori sono completamente fermi, nonostante fosse stato annunciato che la nuova scuola media sarebbe stata pronta per il secondo quadrimestre di quest’anno scolastico. I cittadini, inoltre, lamentano gli alti costi a carico delle famiglie che devono iscrivere e, ad esclusione di questi mesi di didattica a distanza, causa Covid, portare ogni giorno i ragazzi in scuole di altri comuni.
Patrizio Piga, assessore del Comune di Ravarino con deleghe alla Pubblica istruzione, alle Politiche per l’infanzia, a Innovazione e Comunicazione, ha risposto con un post sul proprio profilo Facebook alle critiche ricevute riguardo ai ritardi nella costruzione della nuova scuola media di via Pertini, a Ravarino, dovuti alla scoperta della presenza di una falda acquifera più alta del previsto. Di seguito, il contenuto integrale del post dell’assessore:
“Argomento costruzione nuova Scuola secondaria di primo grado.La preoccupazione di molti è legittima e plausibile. Questo però, a mio avviso, non giustifica pensieri ricchi di dietrologia e accuse di incompetenza, a meno che chi sostiene questo abbia elementi da portare sul tavolo. La non conoscenza delle cose non autorizza ad esternare giudizi sommari. Detto questo, qualcuno potrebbe obbiettare sostenendo che per conoscere bisogna informare.Giustissimo, ma bisogna tenere conto del fatto che, essendo una pubblica amministrazione, è dovuto informare solo quando si hanno elementi certi da divulgare. In particolar modo, quando si tratta di opere complesse é fatto d’obbligo essere cauti. Faccio riferimento alla cautela, non perché vi sia qualcosa da nascondere, ma perché è stato necessario capire e valutare una soluzione ad un problema imprevedibile, rappresentato dall’innalzamento della falda acquifera.Per arrivare a questo dato di fatto si è lavorato rispettando delle procedure proprie delle Pubbliche Amministrazioni. In questo lasso di tempo, nelle fasi di accertamento, nessuno di noi si poteva permettere di parlare con cognizione di causa, rischiando di essere smentiti subito dopo. Le componenti in campo erano tante perché qualcuno di noi potesse rilasciare dichiarazioni pubbliche. Il motivo, mi ripeto volentieri, è che chi lavora sa che ci vuole del tempo per trovare cause e soluzioni ai problemi, e questo vale il doppio nella cosa pubblica.Ma forse non per chi, tra gli ingegneri che si stanno lamentando, è già tutto chiaro da tempo. Sono un po’ incazzato per un semplice motivo, per caso a qualcuno risulta che a seguito di una domanda io non abbia risposto? Privatamente a chiunque mi avesse chiesto cosa stava succedendo ho sempre detto ciò che si stava cercando di fare, ma privatamente, per il motivo di cui sopra. Inoltre non mi risulta di fare parte di un’amministrazione, (sindaca, Giunta e consiglieri di maggioranza), che in questi anni abbia dato motivo di sfiducia pregiudiziale.Inoltre, le battaglie per avere una nuova scuola media su questo territorio, non mi risulta le abbia fatte qualcuno che non sia l’attuale sindaca che, assieme al sottoscritto con fatica, ha finalizzato la scelta. Con questo presupposto pensate che ci siamo messi dietro le spalle la priorità della scuola? Pensate che siamo così sprovveduti? Liberi di pensarlo, però lo accetto solo se messo di fronte ad argomentazioni che possano sostenere il ragionamento. Ma capisco sia più facile e gratificante scrivere post dettati dalla rabbia o dal sospetto piuttosto che chiedere. Nonostante questo, fino a quando sarò un amministratore, continuerò a curare gli interessi di tutti. Poi ci sarà qualcun altro sicuramente più bravo”.
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