Loretta Tromba di Porta Aperta : “A Mirandola la richiesta di aiuti non è aumentata come temevamo”
Martedì 20 Aprile scorso, in modalità streaming, la Diocesi di Carpi ha presentato i dati del “Rapporto Povertà 2020”. Emerge che a Mirandola sono state più di 700 le persone aiutate.
Il dossier riferito all’anno appena trascorso acquista una particolare rilevanza poiché registra, per la prima volta, numeri e situazioni correlati alle conseguenze dell’avvento della pandemia da covid-19.
Per quanto riguarda Porta Aperta di Mirandola, la coordinatrice Loretta Tromba ci ha raccontato che “pur con il timore su come continuare ad aiutare le persone senza mettere in pericolo la loro salute e quella dei volontari, ci siamo riorganizzati nel rispetto delle normative. Dato che la maggior parte dei volontari è over 65 - ha poi precisato - la collaborazione con le Istituzioni, con l’Agesci e la disponibilità singola di nuovi volontari ci ha permesso di garantire la continuità del servizio.”
Dal rapporto è emerso che a Mirandola nel 2020 i nuclei familiari incontrati almeno una volta sono stati 188 (- 14,5% rispetto al 2019) per un totale di circa 700 persone raggiunte. Tra i “nuovi” fruitori, solo una parte lo ha fatto in seguito all’emergenza covid.
Non c’è stata un’esplosione di richieste come in altre parti del Paese, conferma? “Confermo che a Mirandola sono calate le famiglie che vengono a Porta Aperta. Il nostro territorio fortunatamente continua ad offrire opportunità lavorative quindi può essere che la tenuta sia dovuta anche a questo. Diverso per le persone over 50 che perdono il lavoro e che non hanno competenze specializzate. Anche per le donne è più difficile trovare un lavoro, altro è il discorso relativo badanti. Da noi la mentalità lavorativa è "forte" e tutti i piccoli commercianti, ristoratori e altre categorie in sofferenza, hanno cercato di trovare soluzioni "compensative" come l’utilizzo dei propri risparmi e gli aiuti pubblici ma ovviamente il danno economico subito è indiscutibile.”
La cosa che è mancata di più nel 2020? “L’ascolto delle persone, elemento fondante del nostro operare, è stato il momento che più ha risentito della difficoltà emergenziale.
Cosa ci può dire di questi primi mesi del 2021? “Ci stiamo accorgendo adesso, che l’anno passato il segno l’ha lasciato. Cominciano ad arrivare ora più richieste di contributi economici e di alimenti.”
Come vi si può aiutare?“ Le offerte in denaro sono sempre gradite, anche destinate ad uno specifico bisogno (es. acquisto di materiale didattico per studenti, sostegno a madri single, ecc) Per quanto riguarda i generi non alimentari, servono sempre prodotti per l'igiene della casa e della persona. Per neonati e bambini piccoli, latte in polvere, omogeneizzati di frutta e pannolini. Al momento è sospeso il ritiro di abiti usati fino a data da destinarsi. Grazie a tutti i volontari che si prodigano con il loro impegno e a tutti coloro che continuano a sostenere la nostra attività.”
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