Macchine per il giardinaggio, la Fa.Ma di Cavezzo: “Prendersi cura della natura è stato antidoto allo stress da lockdown”
CAVEZZO- Il 2020 è stato per tutti l’anno, purtroppo, dell’emergenza sanitaria. Ma è stato anche l’anno durante il quale molti italiani hanno riscoperto l’importanza degli spazi verdi. “Complice” il lockdown, infatti, il giardinaggio si è rivelato un buon antidoto allo stress e alle limitazioni imposte dal virus.
Una tendenza che ha trovato ampio riscontro sul mercato con l’aumento significativo proprio della vendita di macchine e attrezzature specifiche per il giardinaggio: rasaerba e tagliasiepi soprattutto.
Il territorio della Bassa non fa eccezione e questa rinnovata propensione per il gardening è stata confermata anche da Barbara Prandini titolare, con il marito Marco Lugli, di FA.MA. Giardinaggio che si occupa da 40 anni della vendita, riparazione e assistenza di attrezzature e macchinari per il giardinaggio e che ha la sede in via Cavour a Ponte Motta di Cavezzo.
“ Le persone erano costrette a stare in casa, quindi si sono dedicate alla cura di prati e giardini”- ribadisce Barbara Prandini.
Nonostante la pandemia, in termini di vendite il 2020 si è rivelato un buon anno per la Fa.Ma di Cavezzo con un aumento del fatturato. E il 2021 sembra essere un riflesso dell’anno precedente.
“Ci riteniamo molto fortunati e soddisfatti- spiega Barbara- durante la prima ondata della pandemia siamo stati costretti a chiudere ma per un periodo limitato e nella seconda ondata l’attività è rimasta sempre aperta”.
Il vero guaio per l’azienda cavezzese non è stata tanto la zona rossa, quanto il rallentamento mondiale della produzione causata dal Covid (soprattutto in Asia e India) che ha provocato, da gennaio 2021, un blocco quasi totale nelle spedizioni dei macchinari che arrivano “a spizzichi e bocconi”. “Ci sono stati momenti in cui non avevamo merce da vendere”- spiega Barbara Prandini.
In un panorama generale di recessione economica, dove la domanda è carente a fronte di un’offerta troppo consistente, Fa.Ma subisce il disagio opposto. “Abbiamo una grande domanda, ma siamo costretti a puntare sui macchinari in pronta consegna”.
Il tutto attraverso una politica di estrema trasparenza con il cliente, arrivando a non poter promettere tempistiche reali per la consegna dei macchinari non in stock.
Un problema che in realtà sta vivendo l’intero comparto e che, al momento, non prevede altre soluzioni se non una “paziente attesa”.
“Ci tengo particolarmente a ringraziare tutti i nostri clienti- precisa Barbara- in tutti questi anni ci hanno dimostrato tanta fiducia e siamo felici per le dimostrazioni di stima che riceviamo”.
Dopo gli importanti lavori di ristrutturazione dell’area espositiva danneggiata dal sisma, la Fa.Ma è tornata a lavorare a pieno regime e dopo 47 anni, 3 generazioni e migliaia di clienti soddisfatti, si conferma una delle realtà più importanti per le macchine da giardinaggio nella Bassa modenese.
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