Truffa ai danni di aziende emiliane, denunciati 13 componenti di una banda legata a Cosa nostra
Rigeneravano aziende inattive per mettere in piedi false collaborazioni commerciali con altre imprese di diverse regioni italiane, tra cui anche l'Emilia-Romagna, poi non pagavano la merce acquistata e ricevuta con la scusa delle difficoltà economiche generate dalla pandemia da Covid-19 e la rivendevano attraverso canali secondari. E' questa l'accusa con cui la Guardia di Finanza di Padova, si legge sulla stampa locale, ha denunciato 13 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, che sarebbe stata promossa da una persona che avrebbe legami con il clan Mazzei di Cosa nostra. Tutto sarebbe avvenuto in piena pandemia, alla fine del primo periodo di lockdown del 2020: la truffa avrebbe causato danni per oltre 1,4 milioni di euro totali a più di 60 aziende, già messe in forte difficoltà dalla pandemia. Sarebbero stati, invece, sequestrati dalla Guardia di Finanza beni per oltre 1,2 milioni di euro.
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