“Ottobre rosa”, un mese di iniziative per ricordare l’importanza dello screening mammografico
Camminate di gruppo, incontri pubblici, monumenti che si illuminano di rosa. Anche in provincia di Modena, si legge nel comunicato stampa diffuso dall'Azienda Usl, il mese di ottobre è ‘rosa’, dedicato cioè alla prevenzione dei tumori femminili, in particolare il tumore del seno che è la neoplasia più frequente in Italia e la prima causa di morte per tumore nella popolazione femminile (report ‘ I numeri del cancro in Italia 2020’ Associazione italiana di oncologia medica e Associazione italiana registri tumori).
In ognuno dei sette Distretti sanitari sono state organizzate iniziative (vedi il programma completo nella pagina www.ausl.mo.it/ottobre-rosa) per sottolineare l’importanza dello screening nella diagnosi precoce dei tumori della mammella grazie al quale è possibile identificare il tumore ai primi stadi di sviluppo della malattia quando il trattamento ha maggiori probabilità di essere efficace e meno invasivo.
L’Azienda USL di Modena ricorda che il test di screening viene proposto gratuitamente ogni anno (offerto dal Sistema sanitario nazionale) alle donne dai 45 ai 49 anni e ogni due anni alle donne dai 50 ai 74 anni. Le donne assistite, residenti o domiciliate in provincia di Modena, ricevono per posta e su Fascicolo Sanitario Elettronico un invito con l'indicazione dell'appuntamento (giorno, ora, luogo) e le modalità per l’eventuale modifica. È un esame rapido (dura circa 10 minuti) ed è eseguito da personale tecnico di radiologia, specializzato in questo tipo di esame, utilizzando un apparecchio radiologico, il mammografo. Normalmente le donne vengono invitate presso la sede di radiologia più vicina al luogo di residenza/domicilio; in base alle proprie esigenze (famigliari o lavorative) è però possibile cambiare la sede di esecuzione.
Il risultato dell'esame, quando negativo, viene spedito al domicilio e caricato su Fascicolo Sanitario Elettronico entro un mese circa. In caso venga ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento la persona viene contattata telefonicamente e viene fissato un appuntamento presso il Centro di screening mammografico a Modena per l’effettuazione di approfondimenti diagnostici. Anche questi esami sono gratuiti e non richiedono impegnativa o ticket.
Tutte le informazioni sul servizio di screening dell’Azienda USL di Modena sono disponibili in una sezione dedicata del sito Ausl: www.ausl.mo.it/screeningmammografico
I dati
Il 2020 è un anno che certamente risente della pandemia da Covid-19 che ha costretto tutto il sistema sanitario a riorganizzarsi. L’attività di screening di primo livello (mammografico, colon retto e collo dell’utero) è stata sospesa per circa due mesi, da marzo a maggio 2020, per effetto della riorganizzazione dei servizi a fronte della fase acuta di pandemia, mentre gli screening di secondo livello e le urgenze sono state sempre garantite anche il durante il look down.
Da tenere conto, inoltre, che il numero inferiore di mammografie rispetto agli anni precedenti è dovuto anche alle operazioni di sanificazione e ai controlli nel rispetto delle misure anti contagio che quindi allungano il tempo necessario per il test.
Al 1° gennaio 2020 (attività 2019) risultava invitato allo screening il 95% della popolazione femminile e, tra le donne invitate, il 71% ha aderito, in linea con quello che a livello regionale è stato fissato come standard ottimale.
Nel corso del 2020 sono stati effettuati 66.149 inviti a cui hanno aderito 48.841 donne residenti o domiciliate in provincia di Modena. Nello stesso anno, dopo lo screening, 2.884 di queste donne sono state inviate ad approfondimenti diagnostici. Ciò ha permesso di individuare ben 441 tumori, sia benigni che maligni.
Al 1° gennaio 2021 (attività 2020) risultava invitato allo screening mammografico l’86% della popolazione femminile target con una percentuale di adesione pari al 63%, numeri ridotti, come detto, per effetto della pandemia. Nel corso del 2021 l’attività di screening è ripresa a pieno regime tornando a livelli pre-Covid. A Giugno 2021 risultava invitato allo screening il 95,2% della popolazione femminile target con una percentuale di adesione pari al 73,8%, recuperando tutti gli esami pregressi.
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