Cispadana, biomedicale e formazione: il convegno di Medolla disegna la Bassa del futuro
MEDOLLA- Nonostante la pandemia e il terremoto il tessuto sociale ed economico della Bassa modenese non solo regge, ma rappresenta una potenziale risorsa strutturale e strategica per il futuro.
Una visione cauta ma ottimistica quella che emerge dallo studio Nomisma- società di consulenza strategica e aziendale- presentato sabato 29 gennaio al teatro "W.Facchini" di Medolla.
L'incontro si è aperto con una panoramica del tessuto socio- economico dei Comuni della Bassa-illustrata dal project manager di Nomisma Francesco Capobianco- che ha identificato quelli che sono stati ritenuti i punti di forza, ma anche le debolezze e le insidie.
Nonostante il calo delle imprese attive, sceso dell'11% dal 2011 al 2020, il tessuto imprenditoriale della Bassa risulta ben distribuito sul territorio: nessuna differenza tra i comuni più piccoli, come Camposanto, e quelli più corposi per densità e popolazione come Mirandola. Un contesto promettente- costituito da imprese metalmeccaniche, edili e del distretto ceramico - che deve la sua tenuta all'evoluzione dei singoli comuni: individuale, ma allo stesso tempo sinergica.
Rispetto alle prospettive territoriali per il futuro, lo studio Nomisma ha presentato un ventaglio di opportunità faraoniche: dal potenziamento del sistema biomedicale verso tecnologie più avanzate. alla valorizzazione del cicloturismo: soprattutto considerando il successo della Ciclovia del Sole. E ancora un centro ricerche per l'agricoltura- che, visto il rilievo di imprese agricole e agroalimentari del territorio- contribuirebbe alla salvaguardia delle produzioni tipiche locali e al recupero della capacità di programmazione grazie alla ricerca.
Spazio anche alla formazione con la scuola internazionale- dedicata ai bambini dai 3 ai 16 anni e rigorosamente in lingua inglese- che rappresenterebbe una grande attiva per la Bassa, grazie anche alle presenza di aziende multinazionali.
Grande focus sulle infrastrutture: antico dolore della Bassa. Il sistema viario e strutturale del territorio è in sofferenza: non c'è dubbio e lo studio Nomisma lo sottolinea.
Il progetto cardine rimane la Cispadana, che dovrebbe collegare il casello Reggiolo- Rolo dell'A22 alla barriera di Ferrara sud sull'A13: il tracciato, di circa 16 chilometri, rappresenterebbe una valida alternativa al corridoio A1- A14 e intercetterebbe le direttrici A1-A15, A22 e A13.
Grande deficit anche per il sistema ferroviario e logistico: optare per il loro potenziamento porterebbe, tra le altre cose, anche a una riduzione degli impianti ambientali negativi dal trasporto di merci su gomma.
L'intervento di apertura dell'incontro è stato affidato al sindaco di Medolla e presidente dell'Area Nord Alberto Calciolari, seguito da un'introduzione di Luigi Scalora di Nomisma e dalla relazione dello studio di Francesco Capobianco.
Subito dopo una tavolta rotonda, moderata dal consigliere Nomisma Giulio Santagata che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del rettore Unimore Carlo Adolfo Parra e dell'amministratore delegato Autobrennero Diego Cattoni.
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