Consorzio Burana, è iniziato lo svaso dei canali per l’inverno
Sono iniziate le manovre di svaso del reticolo dei canali del Consorzio Burana: lentamente verranno fatte defluire le acque dai canali che si preparano ad accogliere le precipitazioni autunno-invernali. Senza perdere di vista la fauna ittica.
LEGGI ANCHE“Il 30 settembre si chiude quella che è stata una delle più difficili stagioni irrigue a memoria del Consorzio- dichiara il presidente Francesco Vincenzi- Gradualmente, tramite un gioco di deflussi per gravità e operazioni meccaniche, verranno fatte defluire le acque dai 2.200 km di canali del comprensorio Burana per affrontare il periodo autunnale/invernale. Precipitazioni e allerte meteo permettendo, si cercherà di mantenere gli invasi dei canali il più a lungo possibile. Chiudere la stagione irrigua è un’esigenza dettata sia dalla necessità di contenere la spesa per energia elettrica dovuta a mesi di pompaggi dovuti all’eccezionale situazione di siccità ed alte temperature, sia dall’esigenza di attivare prontamente una serie di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sia sui canali che sugli impianti di derivazione e sollevamento. Il mondo agricolo riceverà avviso tempestivo dei tempi di svaso dei canali”.
Il direttore generale del Burana, l'ingegnere Cinalberto Bertozzi, aggiunge: “Gli apparati meccanici ed elettrici degli impianti a causa della grave crisi idrica sono stati sottoposti ad uno stress eccezionale. In particolare gli impianti situati sull’asta del fiume Po hanno dovuto fare i conti con una situazione idrologica talmente grave da rendere il pompaggio critico per la presenza di terra mista ad acqua. Hanno inoltre dovuto funzionare con grande dispendio energetico spesso con efficacia (in termini di prelievo) ridotta: i risvolti economici della stagione appena conclusa ci creano forte preoccupazione e non erano preventivabili. Procederemo con le manovre di svaso dei canali con la massima gradualità: sia per andare incontro alle esigenze degli agricoltori, sia per permettere a chi ha aree umide e giochi caccia di procedere con gli invasi necessari e, soprattutto, per preservare gli ecosistemi, in modo particolare per favorire il trasferimento della fauna ittica come previsto dalle convenzioni siglate dal Consorzio Burana con le associazioni di pesca del territorio”.
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