Punto nascite Mirandola, Platis e Neri (FI): “E’ interruzione di pubblico servizio, qualcuno dovrà risponderne”
MIRANDOLA - Non si attenua la bufera scatenata dalla decisione dell'Ausl di Modena di sospendere, senza una data di riapertura, l'attività di assistenza a travaglio e parto del punto nascite dell'ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. Tante le reazioni arrivate dal mondo politico: nella mattinata di oggi, venerdì 23 dicembre, i consiglieri di Provincia e Unione dei Comuni Modenesi Area Nord di Forza Italia, Antonio Platis e Mauro Neri hanno tenuto una conferenza stampa davanti all'ospedale di Mirandola.
"I fatti hanno superato anche quelle che potevano essere le peggiori previsioni - afferma Antonio Platis - L'Ausl in modo vergognoso ha deciso di imperio di sospendere il servizio del punto nascite. Bisogna che le responsabilità siano chiare e che tutti se le assumano. Non si può dopo la presentazione del bilancio regionale da parte del presidente Bonaccini che ha ricordato come questa terra rappresenti il 2% del Pil, ritrovarsi pugnalati alle spalle con un taglio del tutto ingiustificato. Se mancano i ginecologi a Carpi è un problema della rete ginecologica provinciale e non può essere Mirandola a farsi carico di questo. Se questi dirigenti si accorgono oggi che c'è qualcuno che va in pensione, è un fatto gravissimo e chi sbaglia deve assumersi delle responsabilità. Se qualche cooperativa non è disponibile a fare i turni il giorno di Natale, esiste un contratto e vogliamo vedere se è stato rispettato e se sono state inserite delle penali e, nel caso, se sono state applicate. Purtroppo, dopo il sisma c'è stato un taglio dei servizi: da 200 posti letto si è passati a 100, si è cercato di impoverire l'ospedale di Mirandola. Sentiamo dire che non ci sono ginecologi ed ostetriche, ma qual è il percorso che l'azienda sanitaria ha fatto con tutti i medici che hanno abbandonato questo territorio per andare altrove? Ci sono scelte aziendali che sono state fatte e che vanno combattute. Se Bonaccini vuole mantenere le promesse, deve prendere dei provvedimenti: devono essere sostituiti coloro che hanno sbagliato. Non è possibile che Mirandola debba pagare per gli errori degli altri. Ricordiamo che il 2 dicembre l'Ausl ha indetto un bando per confermare per altri 12 mesi i medici della cooperativa, poi dopo 20 giorni il punto nascite viene chiuso. Parliamo di un danno erariale: chiediamo tutti i dati per capire come si siano svolti i fatti. Chiediamo che tutte le persone che hanno a cuore l'ospedale e il punto nascite di Mirandola scendano in piazza a manifestare. Siamo di fronte alla chiusura di un pubblico servizio per incapacità della dirigenza di garantire la copertura dei turni". "Il sindaco di Medolla e presidente dell'Ucman Calciolari è stato categorico: la sospensione del servizio è a tempo indeterminato - afferma invece Mauro Neri. - Ciò vuol dire che il punto nascite è chiuso. A questo proposito, come Forza Italia avevamo preparato una mozione molto interessante insieme anche al Pd, approvata da tutti in Unione, ma poi affossata in Provincia. Il Pd è in completa confusione".
IL COMUNICATO STAMPA DI FORZA ITALIA
MIRANDOLA \ PLATIS E NERI: “Bonaccini svuota l’ospedale di Mirandola. È questo il suo ‘Buon Natale’ alla nostra comunità che anche in occasione del bilancio regionale ha citato e si è fatto vanto per la resilienza e la produttività?” È inutile vantarsi del distretto biomedicale e di come la comunità abbia reagito al sisma del 2012 se poi veniamo pugnalati alle spalle con un vergognoso svuotamento dell’ospedale di Mirandola. Bonaccini faccia rotolare immediatamente le teste dei dirigenti dell’Ausl che hanno interrotto questo pubblico servizio oppure ne è complice. Non ci sono scuse che tengano. Il Santa Maria Bianca paga per tutti la disorganizzazione della rete provinciale dei punti nascita. L’Ausl ha completamente sbagliato la programmazione esponendo il bilancio regionali a spese quanto meno poco sensate. I dirigenti avevano caldeggiato e scommesso sulla mancata concessione della deroga senza contare della reazione di Forza Italia. La nostra solitaria levata di scudi in Provincia e in Unione ha portato tutti i consigli a chiederne il mantenimento, poi sono stati preziosi e determinanti gli interventi dei senatori Enrico Aimi e Maurizio Gasparri sul Ministero e l’inserimento in finanziaria dello stato di Emergenza sisma. Questi fatti hanno permesso di sabotare i malsani piani di chi si sfregava le mani per tagliare nuovamente il Santa Maria Bianca. Eppure l’Ausl ha tirato dritto e scaricato i problemi del personale che non ha saputo gestire, non solo oggi ma da diversi anni, dei punti nascita di tutta la provincia su Mirandola. Non si può – tuonano i berlusconiani – il 2 Dicembre fare una procedura d’urgenza da 3milioni e 440 mila per affidare ad una cooperativa anche la gestione di ostetricia\ginecologia di Mirandola e poi venti giorni dopo chiudere tutto il punto nascite. Le scuse fatte trapelare sono state quella di un pensionamento, fatto assolutamente programmato, e di una presunta indisponibilità di medici gettonisti e cooperative. Temiamo ci siano gli estremi per un esposto alla Corte dei Conti affinché valuti la condotta dell’Ausl di Modena. Mirandola non può pagare gli errori di altri. Bonaccini non può difendere chi ha gestito così. Antonio Platis, capogruppo FI in Provincia Mauro Neri, capogruppo FI in Ucman- L'area di Mirandola peggio di tutti, qui il valore reale dello stipendio cala più che altrove
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