Ritardo nell’approvazione del bilancio, il caso Cavezzo arriva in Parlamento
È paradossale, se confermato, quanto sta accadendo nel Comune di Cavezzo e il silenzio del revisore unico dei conti uscente pare sia sinonimo dell’imbarazzo di questa amministrazione di sinistra.
La violazione dell’articolo 227 del TUEL che prevede la presentazione del rendiconto di bilancio entro e non oltre il 30 di aprile, è un atto gravissimo. Come se non bastasse, emerge, dopo verifiche da parte di Fratelli d’Italia, che il comune è ritardo di 5 mesi nell’approvazione del bilancio di previsione 2023. In questi 5 mesi il Comune è, quindi, rimasto in esercizio provvisorio e, nei fatti, questo ha bloccato l’attività amministrativa.
È stata depositata un’interrogazione parlamentare per comprendere se il Comune di Cavezzo abbia violato la normativa vigente e quindi sia applicabile lo scioglimento del Comune, come previsto dal TUEL. Nel caso fosse confermato quanto sospettato da Fratelli d’Italia, è sacrosanto che Cavezzo possa scegliere un Sindaco in grado di tutelare i propri cittadini con onestà e competenza.
Così il Senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di FdI, e Stefano Venturini, capogruppo in consiglio comunale a Cavezzo.
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