Al via a Mirandola i Giorni della Terra, per insegnare a mangiare bene e capire gli equilibri alimentari del mondo
MIRANDOLA - Al via a Mirandola i Giorni della Terra, che venerdì 22 e sabato 23 settembre portano in città un appuntamento ambizioso dove la Bassa modenese mette in mostra le sue eccellenze sui temi della sostenibilità, del rispetto dei cicli ambientali, dello sviluppo di una agricoltura e di una alimentazione che soddisfi i bisogni della generazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte ai propri bisogni.
Del resto, sul tema la Bassa Modenese ha tanto da insegnare: quando stiamo male mangiamo la minestrina col parmigiano, mica col gorgonzola, no?
Il festival "I Giorni della Terra" si dipana in due luoghi simbolo di Mirandola: villa La Personala, tra le campagne della Bassa, e i giardini del palazzo della fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, in pieno centro storico. Il festival è anche una opportunità per conoscere meglio questi due luoghi preziosi, aperti al pubblico per l'occasione.
Sono due giornate per mettere insieme sostenibilità ed economia: si parlerà di temi attualissimi e cari ai consumatori più attenti, che devono imparare a orientarsi in un mondo sempre più complicato.
Si guarda alla nostra vita quotidiana, dove è sempre più importante sapere cosa si mangia, in termini di sicurezza e di salubrità, come evitare gli sprechi, il peso che le nostre scelte a tavola hanno sugli equilibri agricoli nazionali.
E si guarda a processi più ampi, per capire ad esempio cosa c'è dietro alle offerte di accumulo di strategia di vendita come i 3 per 2, o perché se c'è una guerra a migliaia di chilometri di distanza aumenta il prezzo del pane nel fornaio sotto casa.
Taglio del nastro venerdì alle 17 con i saluti delle autorità presso villa La Personala, il programma completo lo potete leggere sul nostro sito ed è disponibile su www.igiornidellaterra.it
Spiega Palma Costi vice presidente della Commissione economia della Regione Emilia-Romagna:
Sosteniamo e abbiamo dato patrocinio a questa iniziativa che è di alto, anzi altissimo livello per i temi e le persone chiamate a relazionare e a confrontarsi. Alla base di tutto c'è l'esigenza di avere cittadini informati. Ormai è considerata come necessaria la transizione ecologica: salute e ambiente sono strettamente correlati, serve una programmazione strategica. Il tema è presente nelle nostre politiche ed azioni, su diversi fronti come alimentazione e spreco, risparmio idrico, biodiversità. Bisogna aiutare i consumatori a scegliere in un mondo sempre più complicato. Qui nella Bassa l'input alla ricostruzione post sisma è stato quello di ricostruire con le tecnologie più avanzate in tema ambientale ed energetico, e tra il km zero e gli allevamenti all'aria aperta proprio le aziende di trasformazione per la carne, latte e latticini sono le più all'avanguardia in tema ambientale.Aggiunge Alberto Calciolari, presidente Unione Comun Area Nord
Abbiamo aderito dando il patrocinio Ucman perché crediamo sia importante promuovere la cultura del rispetto per l'ambiente, lo dobbiamo fare come istituzioni, la Natura stessa ci obbliga a farlo. Dobbiamo essere consapevoli, siamo in prima linea con l'educazione ambientale, anche come Ceas. Questa iniziativa a Mirandola è un complemento importante. La cura con cui questo evento è stato disegnato e proposto, il comitato scientifico e organizzativo sono gli ingredienti migliori: sono convinto che i risultati saranno ottimi. I luoghi dell'iniziativa sono importanti, Mirandola rimane parte fondamentale del sistema della Bassa anche se c'è stata la MirandolexitCosimo Quarta, direttore della fondazione Cassa di risparmio di Mirandola
Nel Festival oltre a ospitare la giornata di sabato, siamo ente erogatore ma anche ente organizzatore perché siamo molto sensibili a questi temi. Lo sviluppo del territorio deve essere sostenibile, infatti gli investimenti che promuoviamo devono rispondere a sviluppo sostenibile sennò non li finanziamo.Il festival è promosso dalla Scuola del portico di Mirandola, presieduta da Eleonora Costi, e Politeia la cui presidente è Mariangela Maretti. Aggiunge Alessandra Mantovani:
Vengono proposti eventi che creano curiosità e partecipazione, c'è l'impegno a portare una disseminazione nei luoghi che portino a una concretezza. Parlare di alimentazione è come parlare di letteratura: Pellegrino Artusi è il Francesco De Sanctis alla scienza in cucina, entrambi costruiscono l'identità italiana, nella ricerca di denominatore comune.Spiega Alessandro Ragazzoni, economista e divulgatore:
Si potranno conoscere le eccellenze del territorio che producono a basso impatto, le filiera di prodotti biodinamici che esportano all'80% all'estero, le nostre aziende che compiono investimenti nelle eccellenze. Pensiamo al Parmigiano reggiano: quando hai l'influenza mangi quello, non il gorgonzola. Ci saranno proposte diverse per un pubblico vasto, si racconteranno i giardini più belli d'Italia, si parlerà di formazione con l'ex ministro Bianchi. Ci saranno le degustazioni, organizzate con la Franciacorta. Il nostro è un territorio molto attento perché il comprensorio del Parmigiano è esempio di economia circolare, ci sono agricoltori virtuosi che l'energia la prendono dai pannelli solari e realizzano filiere biologiche e biodinamiche. Se la Bassa Modenese ha qualcosa da insegnare? Dimondi!
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Le immagini della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa
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