Berco di Copparo, tavolo di crisi a Roma senza l’azienda, che diserta l’incontro
COPPARO - “La Regione Emilia-Romagna sarà come non mai a fianco delle lavoratrici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per tutte le scelte che andranno a intraprendere. Ora non è il momento dell’equidistanza: io credo che in questa situazione occorra difendere quello che è un patrimonio collettivo, la capacità produttiva di Berco e il futuro dei suoi dipendenti”.
Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, intervenendo oggi pomeriggio a Roma durante il Tavolo convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sulla crisi della Berco Spa di Copparo (Ferrara), la cui proprietà nei giorni scorsi ha disdetto unilateralmente gli accordi integrativi e riaperto una procedura di licenziamento collettivo per 247 dipendenti, che si uniscono ai 153 che già avevano optato per un’uscita volontaria. All’incontro ministeriale, disertato dai vertici dell’azienda ferrarese specializzata nella produzione di componenti e sistemi sottocarro di macchine movimento terra cingolate, hanno partecipato le istituzioni (Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto, Comuni di Copparo e Castelfranco Veneto), le organizzazioni sindacali locali, regionali e nazionali nonché i rappresentanti dei lavoratori.
“La scelta dei vertici di Berco - ha aggiunto Paglia - di non partecipare oggi è inqualificabile. Si tratta di una mancanza di rispetto per le Istituzioni che ha pochi precedenti. Questo atteggiamento e queste scelte non possono essere subiti passivamente. È indispensabile che il ministro Adolfo Urso intervenga direttamente presso la proprietà, la multinazionale tedesca ThyssenKrupp, per avere un chiarimento sulle scelte aziendali e sul loro rapporto col nostro Paese. Se ThyssenKrupp intende rimanere a Copparo si parli di investimenti e occupazione, altrimenti lo dica e continueremo in un altro modo, ma non si può andare avanti così”.
A seguito del tavolo, il ministro Urso, a nome del Governo ha chiesto di incontrare i vertici della multinazionale tedesca ThyssenKrupp per affrontare le prospettive del gruppo in Italia.
“Occorre in tutti i modi - ha concluso Paglia - scongiurare un precipizio sociale. Non dobbiamo dimenticare che questa situazione insiste su un territorio, la provincia di Ferrara, particolarmente complesso: perdere una realtà produttiva come quella e un livello simile di occupazione in questo territorio è per noi intollerabile. Ogni mossa utile per scongiurare esisti nefasti va fatta ora”.
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