Fibromialgia, Gibertoni (Misto): “Regione preveda percorso di assistenza per i pazienti”
Sapere a che punto sia l’attivazione di un percorso assistenziale unico e ben definito a livello regionale per la fibromialgia, quanti siano i centri di riferimento regionale per la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio e dove siano, se c’è omogeneità sul territorio, se è stata introdotta la gratuità delle cure per i pazienti affetti da questa sindrome (pur non essendo prevista nel novero dei Lea), quali siano i tempi di attesa per l’agopuntura e, infine, se si intenda attivarsi per arrivare a un aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali d’assistenza) con l’inserimento della sindrome fibromialgica. Sono tutte questioni sollevate dalla consigliera del gruppo Misto Giulia Gibertoni, che con una interrogazione sollecita la Giunta regionale a intervenire.
“Recentemente, anche a livello regionale- ricorda la consigliera-, è stato sollevato il problema del percorso assistenziale più appropriato che il paziente affetto da fibromialgia debba seguire affinché sia resa possibile sia la diagnosi che la terapia tempestiva per evitare la progressione della patologia. Molti pazienti che già avvertono un senso di abbandono e di frustrazione, legato intrinsecamente alla difficoltà di cura e poiché spesso sono peggiorati nel loro stato di salute, oggi devono aggiungere lo stress per questa situazione di emergenza, non avendo potuto eseguire visite e altre prestazioni sanitarie”. Per mesi, a causa della pandemia ancora in corso, sono inoltre state sospese tutte le attività ambulatoriali non urgenti e “attualmente- spiega ancora Gibertoni- non esiste in ogni Azienda USL presente sul territorio regionale un percorso specifico e ben individuato per i pazienti, tenuto conto che, attualmente e di norma, tali pazienti sono seguiti dagli specialisti in reumatologia”.
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