Il “Virtual Reality” del Festival di Venezia è a Modena
I primi passi sulla Luna con la missione Apollo o le storie di chi ha affrontato l’emergenza Covid-19 in Cina, le vicende del Vajont poco prima della disastrosa tragedia del 1963 o un viaggio nell’India di oggi, attraverso lo sguardo di tre donne che, in modi diversi, vivono sulla propria pelle le rivendicazioni dei diritti di genere. Sono solo alcuni dei temi sviluppati nella sezione Virtual Reality della 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che potrà essere seguita anche da Modena utilizzando le tecnologie adeguate per partecipare alle esperienze immersive di animazione, fiction, foto-realismo e docufilm che caratterizzano le 40 opere internazionali, 28 delle quali in concorso nella manifestazione, uno dei primi festival cinematografici ad aver dimostrato interesse fin dal 2016 verso questo tipo di produzioni.
Il Laboratorio aperto di Modena, infatti, è uno dei 15 luoghi nel mondo che, aderendo al “Satellite Programme” di Venice VR Expanded, consente di accedere, prenotando il biglietto da 10 euro sul sito del Laboratorio (www. laboratorioapertomodena.it) alla programmazione on line dal 2 al 12 settembre dalla sede di viale Buon Pastore 43, nell’ex centrale Aem, utilizzando visori e apparati tecnologici della struttura, tutti opportunamente sanificati. La prenotazione è obbligatoria.
La novità di quest’anno è dovuta proprio all’esigenza di rispondere in modo innovativo e on line ai disagi legati all’emergenza sanitaria del Covid-19 consentendo al pubblico di questo tipo di opere di non dover raggiungere Venezia.
Le prenotazioni per le sessioni, che avranno durata di un’ora con possibilità di scegliere tra tutte le opere disponibili, sono già aperte: dal lunedì al venerdì l’orario sarà 12.30-21 (ultima sessione alle 20), al sabato e alla domenica 10-22 (ultima sessione alle 21). Tutte le opere sono riservate ai maggiori di 14 anni.
Oltre al Laboratorio aperto di Modena, la stessa opportunità si può cogliere in Italia al Laboratorio Aperto di Piacenza, Il Museo del 900 M9 di Mestre, mentre le altre istituzioni culturali coinvolte sono a Barcellona, Parigi, Berlino, Copenhagen, Amsterdam. Ginevra, Mosca, Montreal, Portland, Taiwan, Taipei e Hangzhou in Cina.
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