Dopo 9 anni ancora nel container, concordiese inizia lo sciopero delle cure oncologiche
CONCORDIA SULLA SECCHIA – Inizia lo sciopero delle cure oncologiche dopo che il Comune di Concordia con una decisione assurda gli nega la ricostruzione della casa: Eugenio Saccocci ha rilasciato un’intervista per raccontare la sua storia che ha dell’incredibile.
La ricostruzione della sua casa ha avuto un iter travagliato: ha subito danno nel terremoto del 2012 e dopo 9 anni vive ancora nel suo container in giardino. I danni sono stati valutati dalla Regione Emilia-Romagna come strutturali categoria E3, ovvero “casa inagibile”. I lavori di ristrutturazione complessivi erano stati valutati in 250 mila euro, ma gliene sono arrivati solo 50 mila comprensivi delle spese di istruttoria e dell’IVA. Una cifra che potrebbe coprire la ristrutturazione della parte col danno più debole, ma una ristrutturazione che non gli permetterebbe comunque di avere l’agibilità per ritornare ad abitare nella sua casa.
Nonostante il ricorso al TAR, Eugenio si è visto classificare la sua casa in due parti differenti, e dove c’è il danno maggiore, per quella non riceve nessun contributo, anche se la sua casa è un’unica unità immobiliare. Una questione a dir poco kafkiana. Dopo aver vissuto negli ultimi 9 anni prima in tenda, poi in roulotte, ora ha un container che ha coibentato con materiali naturali e avere un risparmio energetico, e poterci vivere senza morire di caldo d’estate o di freddo d’inverno, ma la questione rimane aperta: a tutte le richieste da parte del tecnico via PEC, non c’è mai stata risposta al motivo per cui la casa è stata declassata in B e con una metratura limitata.
Saccocci ha rischiato un TSO e una denuncia per interruzione di pubblico servizio da pare del sindaco di Concordia. “Ci sono troppe incongruenze e risposte inevase, per questo ho deciso di andare avanti e di fare lo sciopero delle cure: quelli del Comune non sono tenuti a informare nessuno, ogni giorno che passa è sempre più complicato, ma se c’è una cosa fissa nella mia vita è che non ho mai mollato”.
L’intervista completa a questo link.
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