#Io Apro, elevate sanzioni a ristoranti e palestre. La Bassa ligia alle regole
Sanzioni ai gestori, niente multe agli avventori. E nessuno ha tenuto aperto nella Bassa. Si chiude così il primo round del braccio di ferro tra ristoratori e titolari di palestre ribelli che non accettano le modalità delle misure anti Covid, e il Governo che manda i suoi rappresentati a far rispettare la legge.
In zona arancione certi locali devono stare chiusi, e quanto accaduto con il Natale, in cui prima si annunciava la possibilità di aprire e poi all’ultimo momento si è tenuto chiuso, ha fatto perdere la pazienza a tanti ristoratori che si sono ritrovati a dover buttare tutti i prodotti alimentari che avevano previsto per i pranzi di Natale. Analogo scontento c’è tra i titolari delle palestre: prima il Governo impone tutta una serie di spese per mettere in sicurezza le strutture, poi le chiude. E niente reddito da mesi e mesi.
C’è chi dice no, e ha tentato di organizzare una protesta concreta, dietro lo slogan #ioapro. A tanti post su Facebook e video inoltrati su Whatsapp a Telegram, però, è corrisposta una tiepida accoglienza: pochi, pochissimi gli esercenti che venerdì hanno aderito alla protesta. In alcuni dei ristoranti pieni di avventori sono stati ripresi dei video. Ad esempio il parlamentare Gianluigi Paragone era a Sassuolo al ristorante con Antonio Alfieri, uno dei portavoce della protesta che così racconta il momento in cui arrivano le forze dell’ordine e consegnano ad Alfieri il verbale in cui si intima di chiudere e sgomberare il locale:
I Carabinieri fanno sapere di avere complessivamente elevato cinque sanzioni in altrettanti locali ribelli, una trattoria di Maranello, una pizzeria di Modena e tre palestre tra Fiorano, Vignola e Modena. Nessuna nella Bassa. Nessun cliente è stato multato. In alcuni casi sono stati identificati i presenti.
E ora? I ristoratori ribelli dicono di voler andare avanti e tenere aperto incuranti delle multe. Ma non sempre è detto che vada come venerdì: le multe potranno riguardare anche i clienti e, le forze dell’ordine possono anche prevedere la chiusura del locale fino a cinque giorni.
LA SITUAZIONE NEL BOLOGNESE
A seguito dell’iniziativa “Io Apro” da parte di alcuni esercenti, i militari impiegati nei controlli dei pubblici esercizi, hanno sanzionato altre 17 persone, in particolare:
* il titolare di un locale di San Lazzaro di Savena (BO);
* il titolare e due clienti di un locale situato in Valsamoggia (BO);
* il titolare e dieci clienti di un locale di Bentivoglio (BO);
* i titolari di un paio di locali di Bologna.
I clienti sono stati sanzionati perché sorpresi a consumare alimenti e bevande all’interno dei locali, in violazione della normativa sull’asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
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