Mirandola, dopo 50 anni di cure taglia i suoi lunghi capelli biondi per donarli
Taglia i suoi lunghi capelli biondi per donari come parrucca a una malata di tumore. E' la decisione di Emanuela Pontiroli, 58 anni di Mirandola che dopo una vita intera passata assieme alla sua splendida, lunga chioma colore dell'oro, ha maturato la decisione di darci un taglio. Netto. E di accompagnare la sua decisione con un gesto di solidarietà verso chi una parrucca non può permettersela, visto che sono molto care.
Da qualche tempo esistono diverse associazioni che fanno la una raccolta di capelli umani, destinati a creare parrucche per pazienti oncologiche e in trattamento chemioterapico. Curare un tumore comporta spesso la perdita dei capelli: di qui la necessità di fornire - gratuitamente - parrucche di capelli veri per le malate. Tanti i saloni di acconciature che aderiscono, anche a Mirandola.
Spiega Emanuela:
"Sono non vedente e ho sempre dato molto importanza ai capelli e e al trucco. La mia chioma mi identificava, potevo toccarla e modificarla, i capelli mi hanno dato tanta sicurezza. Nel mondo dei non vedenti, a volte quando ci si incontra, se si è in confidenza chi ti arriva vicino ti tocca i capelli, e se li hai belli, lunghi e folti è una sensazione piacevole. Questa cosa mi ha identificato, erano molto importanti"
Per quanto tempo hai avuto i capelli così lunghi?
"Quando ero molto piccola li avevo corti e biondi, a dieci anni ho cominciato a farli crescere, e da allora li ho sempre tenuti minimo sotto le spalle, mezza schiena. Per cinquant'anni sono sempre stati lunghi e ci ho sempre tenuto"
Perchè hai deciso di tagliarli?
"Ogni tanto qualcuno mi diceva "Ma che meraviglia!", poi un annetto fa mi sono detta che dovevo smettere di essere identificata coi miei capelli, voglio essere riconosciuta per altro. Ma dopo aver dato ai miei capelli una vita di attenzioni non volevo buttarli".
Come ti è venuta l'idea del dono per farne parrucche?
"Quest'estate ho letto la storia di quella ragazzina di 9 anni Crevalcore che lo ha fatto ed è stata nominata Alfiere della Repubblica e ho scoperto che era possibile farlo. Ho cercato on line associazioni che lo fanno, poi la mia parrucchiera, Samantha del negozio "Samantha acconciature" mi ha detto che poteva occuparsene lei. Lei sconvolta dopo 20 anni che dicevo che non li volevo tagliare, al massimo un paio di centimetri...
E tu?
"Io ero sicura che mi sarei piaciuta, che mi sarei trovata bene col nuovo taglio. Pensavo che avrei sofferto per un po' per qualche mancanza. E in effetti, faccio continuamente ancora comunque continuamente il gesto di passare la mano dietro per tirarli via quando metto una maglia".
Che fine hanno fatto i tuoi capelli?
Li ho lasciati alla parrucchiera che li ha spediti a un 'associazione di Bari, "Un angelo per capello", che crea parrucche per persone che hanno perso i capelli per la chemioterapia.
Pensi che possano aiutare?
Credo proprio di sì. Ho visto da vicino i reparti di oncologia, e non tutte sono felici di coprirsi con una bandana. Soprattutto per una ragazza giovane, che dà molta importanza alla propria estetica, avere dei bei capelli fa la differenza. E quando stai male, anche un piccolo aiuto, un sorriso, fa bene.
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