Addio a Giovanni Gastel, immenso fotografo amico della Bassa e del Photoclub Eyes di San Felice
Addio a Giovanni Gastel, immenso fotografo amico della Bassa e del Photoclub Eyes di San Felice. E' arrivata come un fulmine a ciel sereno nella Bassa la notizia della morte di Giovanni Gastel, grande fotografo di moda, ritrattista e poeta, padre di nuovi linguaggi delle immagini, che se ne è andato ad appena 65 anni dopo la dura lotta contro il Covid.
Nella Bassa è stato più volte, chiamato nel prezioso gioiello e laboratorio di innovazione che è il Photoclub Eyes di San Felice sul Panaro per tenere dei workshop, e poi, dopo il terremoto, per le iniziative di solidarietà
Commosso il ricordo del fotografo Luca Monelli
A ricordo di Giovanni Gastel L’ho conosciuto nel 1998, quell’anno, alla quinta edizione di FOTOINCONTRI, aveva tenuto un workshop di moda. Mi ricordo che si era presentato con 2 assistenti ed un banco ottico Polaroid, per capirci quelli sul treppiedi e che per la messa a fuoco devi coprirti con un drappo nero. Lui lavorava esclusivamente in interni ed avevamo scelto come location il Casino di caccia del Duca di Modena, ora Villa Ferri. Vederlo lavorare era spettacolare, inoltre fin da subito abbiamo capito di essere difronte ad una persona diversa da tutte le altre. Scattava foto alle modelle e poi le regalava a tutti, modelle, allievi e a noi organizzatori. Considerate che quegli scatti erano pezzi unici e le Polaroid formato 18x24 non erano sicuramente a buon mercato. Un vero artista, una persona geniale, intelligente, elegante, raffinato e gentile, un grande uomo. L’abbiamo poi rivisto nel 2013, quando insieme ad altri 11 grandi maestri della fotografia italiana Settimio Benedusi, Maurizio Galimberti, Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin, Giovanni Cozzi purtroppo stroncato da un infarto l’anno successivo a 55 anni, Guido Harari, Franco Fontana, Oliviero Toscani, Gabriele Rigon, Toni Thorimbert e Chico De Luigi e Martina Colombari, tutti intervenuti gratuitamente, dopo il sisma che ha colpito le nostre terre, per una raccolta fondi. Anche in quell’occasione, come sempre, magnanimo di foto regalate. Mi ricordo che, insieme ai suoi assistenti si era attrezzato con postazione di computer e stampanti e regalava a tutti i suoi scatti. L’unico rammarico di non essere mai andato nel suo studio a Milano nonostante il suo caloroso invito. Riposa in pace caro Gio’ … ci mancherai tantissimo.
- Novi, la scuola di danza Aneser Dance stravince al concorso "Danzando in tour"
- Sciopero dei treni il 22 aprile: circolazione a rischio in Lombardia e Veneto
- A Carpi l'anteprima del film "Afrin nel mondo sommerso"
- Calcio a 5, ultima gara casalinga per il Modena Cavezzo Futsal
- Amministrative Bastiglia, Giuseppe Vandelli scende in campo contro Silvestri
- Hockey in line, week end cruciale per gli Scomed Bomporto serie C
- Mirandola, minacce ai vicini di casa: per il perito è incapace di intendere e volere