Assegni familiari ai lavoratori sospesi, “Cna e Lapam suggeriscono di non pagare”
A un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e dall’introduzione degli ammortizzatori Covid per le imprese che hanno subito gli effetti della pandemia, Cgil Modena rende noto attraverso un comunicato stampa di continuare a ricevere segnalazioni di aziende artigiane che, avendo utilizzato l’ammortizzatore di settore (Fsba), non anticipano gli assegni familiari che spettano anche ai lavoratori sospesi. Si tratta, secondo Cgil Modena, di una scelta ingiustificata, suggerita da direttive date da alcune associazioni di impresa modenesi, come Cna e Lapam, alle proprie aziende associate.
La Cgil condanna tale decisione in quanto non porta nessun vantaggio per le imprese trattandosi solo di un anticipo che recuperano con la compensazione dei contributi nei confronti dell’Inps. Crea invece un ulteriore danno ai lavoratori che già stanno pagando un prezzo alla crisi essendo stati sospesi dal lavoro con conseguente riduzione dello stipendio.
“Questa scelta - afferma Cesare Pizzolla (segreteria Cgil Modena) - oltre a non essere giuridicamente fondata, danneggia ulteriormente i lavoratori che sono stati in prima fila nel sostenere il paese e l’economia durante la crisi pandemica. E’ davvero inspiegabile la scelta delle due associazioni d’impresa di consigliare le proprie associate a non anticipare gli assegni familiari penalizzando senza motivo i lavoratori”. “Ci auguriamo – conclude Pizzolla – che in breve tempo questa situazione venga sanata con il giusto riconoscimento ai lavoratori”.
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