Emergenza Covid, al via programma regionale per favorire la rinegoziazione del canone degli affitti
Dalla Regione Emilia-Romagna un aiuto in più alle famiglie e alle persone in difficoltà economica, anche a causa dell’emergenza Covid, che non riescono a pagare le spese di locazione. Ma anche un vantaggio per i proprietari degli immobili che possono evitare di incorrere in problemi dovuti ai mancati pagamenti e ritardi nella riscossione dei canoni.
Nasce su queste basi e guarda a quest’obiettivo, si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Regione Emilia-Romagna, il “Programma per la concessione di contributi destinati alla rinegoziazione dei contratti di locazione” approvato in questi giorni dalla Giunta regionale, che prevede una serie di incentivi per la rinegoziazione dei canoni esistenti o la sottoscrizione di nuovi contratti a canone concordato: a disposizione, per il 2021, 1 milione di euro.
"Un provvedimento concreto e innovativo con cui vogliamo sostenere persone e famiglie con problemi economici, anche a causa dell’emergenza sanitaria, e al tempo stesso i proprietari degli immobili- spiega la vicepresidente con delega al Welfare e Politiche abitative, Elly Schlein -. Le difficoltà a pagare i canoni di locazione, a causa della mancata liquidità necessaria per affrontare le spese fisse di casa, si sta rivelando un’emergenza nell’emergenza. Per evitare problemi dovuti a mancati pagamenti e ritardi, è nel comune interesse di proprietari e inquilini trovare, con le giuste modalità, un accordo per rendere la situazione meno gravosa. Intervenire in tempi rapidi e in maniera tangibile anche su questo aspetto della vita delle persone è indispensabile per la piena ripresa economica e sociale”.A disposizione c’è 1 milione di euro per concedere contributi - da un minimo di 1.500 a un massimo di 4.000 euro - ai proprietari degli alloggi situati nel territorio regionale, che accettano di rinegoziare il contratto d’affitto regolarmente registrato da almeno un anno, riducendo il canone a favore dell’inquilino; oppure, che convertano il contratto di locazione in canone concordato. Unico requisito è che l’inquilino residente nell’alloggio abbia un valore Isee ordinario o corrente non superiore ai 35.000 euro. Due tipologie di intervento previste Il programma prevede due tipologie di intervento. Si tratta infatti della possibilità di concordare con il proprietario dell’abitazione una riduzione non inferiore al 20% e di durata minima di sei mesi sull’importo del canone di locazione; oppure di modificare il contratto, passando da quello libero a concordato (3+2 anni). Nella prima ipotesi il contributo regionale viene riconosciuto al proprietario dell’alloggio che potrà ricevere, nel caso di durata del contratto tra 6 e 12 mesi un contributo del 70% del mancato introito, fino a un massimo di 1.500 euro; nel caso di durata tra 12 e 18 mesi un contributo dell’80%, fino a un massimo di 2.500 euro, e nel caso di durata oltre 18 mesi il contributo può salire al 90%, fino a 3.000 euro. Il contributo è cumulabile con la misura nazionale di sostegno alle rinegoziazioni e per questo nei Comuni ATA, solo per i mesi rimanenti del 2021, il contributo regionale sarà del 30% del mancato introito Se il contratto passa da libero mercato a concordato, il contributo è l’80% del mancato introito, calcolato sui primi 24 mesi del nuovo contratto, fino a un massimo di 4.000 euro all’anno. Informazioni sul Programma I cittadini (inquilini e proprietari di alloggi) interessati alla rinegoziazione del contratto di locazione devono rivolgersi al proprio Comune di residenza oppure alle sedi territoriali delle associazioni degli inquilini o dei proprietari. Tutte le informazioni sul Programma sono sul sito della Regione Emilia-Romagna a questo link: https://url.emr.it/sc830j6q.
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