DDL Zan: lettera aperta di due psicologhe modenesi
MODENA- Lettera aperta di due psicologhe e psicoterapeute modenesi (rispettivamente di Carpi e Sassuolo): ovvero della responsabile del Centro Tice di Correggio Maria Chiara Sacchetti e Petra Bertoli, in merito alla bocciatura del cosiddetto ‘DDL Zan’:
“In quanto psicoterapeute lavoriamo quotidianamente con adolescenti e adulti, in collaborazione con le scuole, le famiglie e le altre agenzie educative. In questi anni abbiamo visto crescere la preoccupazione degli adulti per la salute e il benessere dei giovani, che sempre più spesso soffrono e manifestano disagi in varie forme. Ci si interroga su come prevenire e affrontare il bullismo, il cyberbullismo, su come agire sul fenomeno del ritiro sociale che riguarda sempre più ragazzi sempre più precocemente, e su come curare le forme di ansia e depressione. I nostri interventi mirano a creare spazi sicuri nei quali ognuno si senta libero di essere chi è, perché la letteratura scientifica è unanime nel definire questo come un fattore essenziale per avere una buona salute mentale e poter crescere forti e sicuri. Inclusività, integrazione e valorizzazione della diversità sono le caratteristiche basilari della società che ci piacerebbe costruire insieme alle nuove generazioni e che vorremmo lasciargli in eredità. Una società migliore, più attenta alla sensibilità degli individui e consapevole. In questa trasformazione devono esserci necessariamente in prima linea gli adulti schierati in una lotta aperta contro ogni discriminazione e diseguaglianza. Il nostro obiettivo come professioniste della salute e del benessere mentale è far passare il concetto che ogni individuo ha un valore inestimabile che non dipende dalla sua identità di genere, orientamento sessuale, condizione fisica, sociale, economica. Il nostro valore è immenso e, soprattutto, dovrebbe essere ugualmente riconosciuto. Se “La legge è uguale per tutti”, allora lo dovrebbero essere anche i diritti. Certe di queste convinzioni, mercoledì 27 ottobre abbiamo assistito a uno spettacolo doloroso e osceno: un gruppo di uomini potenti, con il grande privilegio di poter scegliere il destino delle nostro Paese, ha esultato per l’affossamento di un Disegno di legge che avrebbe sancito un passo verso il mondo che vorremmo vedere. Ci sentiamo molto deluse e amareggiate, ma non sconfitte. Nessuno potrà mettere freno all’evoluzione e alla conoscenza. Lavoreremo più duramente, alzeremo la voce e continueremo a costruire un domani migliore per tutt*”.
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