Tenta di recapitare microtelefoni in carcere con un drone: denunciato
BOLOGNA- Era arrivato dall'Albania lunedì 4 ottobre, aveva prenotato una stanza d'albergo e poi si era appostato in via del Gomito, vicino al carcere Dozza di Bologna, per il sopralluogo dell'area.
L'intento del 30enne albanese era quello di spedire, con un drone, microtelefoni cellulari e smartphone al fratello- detenuto per una serie di rapine, con fine pena nel 2045- per comunicare con l'esterno.
Dopo aver seguito i movimenti dell'uomo per qualche giorno, giovedì 7 ottobre la polizia l'ha fermato e ha perquisito l'auto e la stanza d'albergo del 30enne.
Gli agenti hanno rinvenuto, oltre al drone professionale e alle batterie per alimentarlo, materiale per l'imballaggio, due smartphone e tre microtelefoni con tanto di sim e cavi di connessione.
Il 30enne, con precedenti penali, è stato denunciato in stato di libertà per tentata indebita introduzione di dispositivi idonei a consentire comunicazioni telefoniche e telematiche da parte di detenuti in carcere.
Fonte: Ansa
- Festa della Liberazione, le iniziative in programma a Mirandola
- Medolla, estorsione e maltrattamenti ai danni della moglie: a processo 45enne
- San Possidonio, il sindaco Casari in corsa per il secondo mandato: "Completare il lavoro portato avanti"
- Continua a nevicare sull'Appennino modenese, oltre 30 centimetri al Passo delle Radici
- Pornografia online, Lilli Gruber presenta a Mirandola "Non farti fottere"
- Salto in alto, oro per il sanprosperese Emanuele Goldoni ai campionati sportivi studenteschi
- Inaugurato il Memoriale digitale della Resistenza modenese