Sanità, proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori di Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Attraverso una lettera indirizzata al prefetto di Modena e ai vertici di Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, la segreteria territoriale del sindacato UIL FPL Modena - Reggio Emilia proclama lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Azienda USL ed Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Di seguito, la lettera integrale, che spiega le motivazioni della proclamazione dello stato di agitazione:
"Premesso che - Negli ultimi mesi si osservano palesi criticità nella gestione del SSR con possibili ricadute negative nei confronti dei servizi offerti alle collettività locale, a partire dall'evidente aumento dei tempi di attesa per prestazioni specialistiche e interventi chirurgici; - La UIL FPL ritiene necessario valorizzare le risorse umane al fine di ottenere il miglior risultato in termini di applicazione dei diritti contrattuali e dei bisogni dei cittadini anche attraverso politiche di assunzione; - Dal luglio del 2021 a maggio 2022 sono stati sottoscritti diversi accordi tra organizzazioni sindacali e Regione Emilia-Romagna in merito alla qualificazione del nostro SSR, la valorizzazione e la stabilizzazione del personale, le politiche tese alle assunzioni a partire della garanzia del mantenimento del turn over e strumenti per rispondere a particolari criticità; - Allo stato attuale, nonostante i continui proclami della Regione, nell’ambito della AUSL e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena tutto il personale continua a surrogare con il proprio lavoro le carenze di programmazione della Regione e la mancata capacità assunzionali; - L’Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Azienda Usl di Modena continuano con una politica di gestione del personale in costante emergenza e con un evidente sottodimensionamento dei servizi; - Risulta del tutto assente una politica che ridefinisca i parametri di sostituzione del personale e la garanzia dei dovuti istituti contrattuali che vengono al contrario piegati a logiche di gestione in costante emergenza. - La valorizzazione professionale, il dovuto riconoscimento delle indennità contrattuali, le mobilità intra ed extra aziendali, le stabilizzazioni, la corretta gestione delle aspettative, non hanno visto soddisfatto la completa attuazione. - Le tematiche come il contenimento del lavoro straordinario, le regole sul Part-Time, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, l’organizzazione del lavoro finalizzato ad ottenere le migliori condizioni per il raggiungimento del benessere organizzativo, la regolamentazione dei riposi solidali, il disagio lavorativo connesso all’innalzamento dell’età anagrafica, non hanno visto neanche un primo momento di confronto. Considerato che - Il piano operativo per il recupero delle liste di attesa predisposto dalla Regione Emilia Romagna si pone l’obbiettivo di ritornare, entro il 2023, ai valori di performance pre-pandemici per le prestazioni differibili o programmabili. - In data 28 aprile 2022 la scrivente O.S. chiedeva un incontro urgente sulla programmazione delle attività e dei piani ferie riferiti all’estate 2022; di avere il quadro dei professionisti sanitari e degli amministrativi presenti effettivamente al lavoro al netto dei periodi di congedo; di avere la situazione della dotazione organica degli assunti e cessati suddivisa per qualifica ed il dettaglio dei lavoratori a tempo determinato e interinali con l’indicazione del termine dei contratti. Inoltre, le varie segnalazioni giunte da parte dei lavoratori portavano a ritenere indispensabile un confronto sulle modifiche organizzative che le aziende stavano predisponendo o preannunciando, anche alla luce delle notizie preoccupanti in relazione alle cessazioni di personale interinale ed a tempo determinato. - In data 05 maggio 2022 la scrivente O.S richiedeva lo sblocco delle assunzioni e la copertura del turnover del personale, sottolineando che dopo oltre due anni di pandemia la situazione del personale destava fortissime preoccupazioni. Nel pieno della campagna vaccinale che vedeva avviata anche la somministrazione della 4^ dose, e l'avvicinarsi della stagione estiva, nell’ottica garantista delle ferie del personale e il buon funzionamento dei servizi sanitari per la cittadinanza, la situazione organica unitamente alla previsione delle lunghe assenze per aspettative, congedi, oltre ai pensionamenti e le ferie estive, i servizi rischiavano il corto circuito. Si sottolineava che mancavano sostanzialmente tutte le figure dell'area Comparto e tra queste principalmente Infermieri, OSS, Autisti e in generale tutti i profili Tecnici ed Educativi del settore, nonché anche dell’area Dirigenziale Medica. - I reparti ospedalieri sono in sofferenza da tempo, mentre i servizi territoriali della Ausl sono in enorme difficoltà ed in piena riorganizzazione, tra l’altro mai condivisa con le organizzazioni sindacali. - La carenza di personale sta mettendo i servizi territoriali e le strutture ospedaliere a dura prova, ma quanto si prospetta per l'estate è ancora più allarmante se pensiamo che il personale è ormai logorato da turni estenuanti, da ore e ore di straordinario, blocco delle ferie e da carichi e condizioni di lavoro pesantissimi che stanno causando problematiche da stress psico-fisico lavoro correlato. - Le assenze del personale positivo al covid ed in quarantena e le aspettative richieste per l'assistenza ai familiari non sono finite, mentre le sospensioni attuate secondo le disposizioni governative non sono state sostituite, e soprattutto è palese una scelta sottesa e illogica di blocco di assunzioni del personale dell'area Comparto. - Registriamo ancora una volta turni massacranti anche di 12 ore, fino a 15 giorni di lavoro consecutivo, lavoratori che si alternano tra due/tre servizi diversi, continua reperibilità telefonica di Infermieri, OSS e Coordinatori laddove le condizioni fisiche, lo stress lavoro correlato e la stanchezza impattano senza alcun dubbio. - La UIL FPL ha lanciato più volte l'allarme sulle condizioni critiche della dotazione organica ma non si sono viste ancora risposte adeguate, anzi si sta procedendo con il mancato rinnovo dei somministrati e, con estrema oculatezza, si sta procedendo al rinnovo dei contratti a tempo determinato sia nella durata che nei numeri. - Più volte è stato ribadito, di procedere urgentemente alle assunzioni di personale ricorrendo a tutti i canali previsti, e cioè: utilizzo mediante scorrimento delle graduatorie in vigore per assunzioni e laddove necessario indire avvisi o bandi di ricerca di personale e di procedere con le stabilizzazioni; la proroga a lungo termine di tutti i contratti in essere anche con la finalità di poter acquisire i requisiti per le stabilizzazioni 2022; esaurire le attuali graduatorie di mobilita extra aziendali ancora capienti; bandire nuove procedure di mobilità extra aziendali per tutti i profili professionali prima delle prossime procedure concorsuali e dare il via alle richieste di mobilità interna al più presto possibile. - Si ritiene indispensabile intervenire con una serie e strutturate politiche assunzionali, e non solo con provvedimenti emergenziali, diversamente Ospedali e Servizi Territoriali andranno al collasso. - La situazione è talmente grave che si rischia la chiusura di interi servizi, anche a causa dell'ulteriore assenza di Medici Specialisti sui territori tra Mirandola, Carpi e Pavullo. - Si osserva un moderato scorrimento delle graduatorie di concorso vigenti, nonché delle assunzioni con particolar riferimento a quei profili professionali maggiormente carenti. - L’incapienza dei fondi contrattuali, per assenza di risorse aggiuntive, e il mancato adeguamento per la mancata applicazione di normative vigenti, rischia di non garantire il mantenimento degli attuali livelli stipendiali per l’eventuale riduzione della parte variabile dello stipendio. Eppure, non ci sono soldi per i dipendenti, ma si investono ingenti risorse, 1.400 euro a turno e 700 euro per servizio di reperibilità, a favore di medici specialisti esterni senza alcuna logica di prospettiva in spregio a tutti coloro che hanno sostenuto il servizio sanitario durante questi anni di pandemia e che oggi sono chiamati ad ulteriori sforzi per ridurre le inaccettabili liste di attesa, le quali non sono certo sinonimo di qualità della programmazione regionale. con la presente Per le motivazioni precedentemente illustrate, la scrivente OS chiede che si attivi la procedura di raffreddamento e conciliazione tra le parti di cui all'oggetto. Come da delibera della Commissione di Garanzia (1.6.2000) la scrivente OS si riserva di proclamare le iniziative di mobilitazione (con il relativo preavviso previsto dalla legge in caso di sciopero) trascorsi i periodi previsti dalla norma".LEGGI ANCHE:
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