L’aceto balsamico di Modena a Vinitaly
Da domenica 2 aprile a mercoledì 5 a Verona torna Vinitaly, l’appuntamento internazionale più importante dedicato al mondo del vino, arrivato alla 55esima edizione. Terra d’ingegno è il titolo che fa da cappello alle iniziative e alla presenza del sistema vitivinicolo emiliano-romagnolo.
“La novità di questa edizione- anticipa l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- è che ci presentiamo uniti: i vini, la Food e la Motor Valley, simbolicamente rappresentata dalla Ferrari F40, messa a disposizione dal Museo Ferrari di Maranello e dal Museo Enzo Ferrari di Modena”. “Tra cantine, prodotti tipici, agricoltura e attrattività della nostra regione-prosegue Mammi- portiamo in fiera l’intero nostro sistema vitivinicolo, di cui la Regione sostiene la produzione con circa 25 milioni di euro ogni anno. Sono tre i principali temi su cui siamo impegnati: la riconversione dei vigneti per una sempre maggiore qualità e sostenibilità ambientale, investimenti e competitività per rinnovare cantine e tecnologie, sostegno alla promozione sul mercato interno e internazionale.Poi stiamo puntando sulla valorizzazione e qualificazione dell’accoglienza enoturistica, anche grazie ai bandi dello Sviluppo rurale”.
I vini dell’Emilia-Romagna saranno protagonisti, con quasi 100 aziende produttrici e tutti i consorzi, tantissime etichette disponibili nei banchi d’assaggio. E poi il ristorante con un menù che parla emiliano e romagnolo, oltre ai sommelier dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier.
Il tutto nei 2.500 mq del padiglione 1 di Vinitalygestito dall’Enoteca regionale dell’Emilia-Romagna, che per quattro giorni sarà la “casa” dei Consorzi, delle aziende e dei prodotti Dop e Igp regionali. I vini in degustazione rappresentano tutte le 19 Doc, due Docg e 9 Igt dell’Emilia-Romagna.
L’Emilia-Romagna con le sue 30 denominazioni d’origine è tra le prime regioni italiane nella produzione di vino, con un volume d’affari che si aggira attorno ai 490 milioni di euro tra Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche, e volumi ben più ampi per tutta la produzione regionale. Il percorso nel gusto non prevede solo vini, ma il forte coinvolgimento dei principali Consorzi regionali dei marchi Dop e Igp, da assaggiare e abbinare ai vini del territorio.
Tra le iniziative in programma, domenica 2 l’assessore Mammi premierà i “Benemeriti della viticoltura″ in Emilia-Romagna. Il premio, intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly, si assegna dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica.
Aceto balsamico di Modena a Vinitaly
L’Aceto Balsamico di Modena IGP assieme all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP protagonisti a Vinitaly. Una degustazione dei pregiati condimenti è infatti in programma per domenica 2 aprile alle ore 12:00 presso il Padiglione Emilia-Romagna. Una degustazione sensoriale che servirà a guidare i partecipanti nella scoperta di tali eccellenze agroalimentari dai connotati unici, nelle loro principali componenti di aroma e gusto, accompagnati dalla narrazione di una storia che identifica e caratterizza il territorio modenese da secoli.“Essere presenti a Vinitaly su questo palcoscenico internazionale straordinario – spiega il direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – è un’opportunità imperdibile. Il Padiglione Emilia-Romagna è la location migliore per raccontare il Balsamico, un prodotto che nasce da un utilizzo unico e tutto modenese dell’uva, del suo mosto cotto e dell’aceto di vino. Un condimento ed ingrediente unico, che tutti utilizzano ma che in pochi ancora conoscono: crediamo che la presenza a Vinitaly sarà l’occasione per offrire una esperienza immersiva e sensoriale, apprezzandone l’unicità e le caratteristiche”.L’Aceto Balsamico di Modena è il quinto prodotto italiano agroalimentare DOP IGP per valore della produzione, nonché quello maggiormente esportato. Ottenuto dal mosto di sette vitigni tipici, con l’aggiunta di aceto di vino e di aceto vecchio di almeno 10 anni, l’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto dalle caratteristiche uniche, in grado di esaltare e impreziosire le portate più diverse, dall’antipasto al dolce, ma trovando spazio anche nella mixology e nella cucina fusion. Con una un valore al consumo che supera il miliardo di euro, oggi l’Aceto Balsamico di Modena IGP è utilizzato sia dai grandi chef che nelle cucine di tanti appassionati di tutto il mondo . L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si ottiene con il solo mosto d’uva cotto, da vitigni autoctoni della provincia di Modena, invecchiato per non meno di 12 anno o 25 anni in serie di botticelle di legni diversi. Viene utilizzata l’antica procedura dei travasi e rincalzi annuali dal barile più grande al più piccolo, un processo che viene tramandato di generazione in generazione. E’ un prodotto raro e di grande pregio, con una produzione annua di poco più di 14.000 litri. Imbottigliato nella tipica bottiglietta da 100 ml disegnata da Giugiaro, che ne racchiude e protegge le caratteristiche note di complessità ed aromaticità, sarà tra i protagonisti dell’attività di degustazione che si svolgerà a Vinitaly, che rientra nella collaborazione tra i due Consorzi che va avanti proficuamente dal 2019.
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